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giovedì 13 gennaio 2011

Staffler furioso: «Una decisione assurda così uccidono la piazza e il Centro»


12 gennaio 2011 — pagina 13 sezione: Cronaca

BOLZANO. Franz Staffler, proprietario del Park Hotel Laurin e del Grifone, non ha dubbi: il vicesindaco Klaus Ladinser sarà «costretto a rimangiarsi» la lettera fatta spedire a tutti gli esercenti di piazza Walther in relazione all’occupazione di suolo pubblico per i cosiddetti «box service» di alcuni locali pubblici che si affacciano sulla piazza. In sostanza l’amministrazione comunale ha annunciato che quest’anno le autorizzazioni non saranno rinnovate e non ne saranno concesse di nuove. «Non so proprio da cosa derivi questa posizione del Comune - commenta - mi sembra però di capire che i nostri amministratori non si rendono conto che senza queste strutture direttamente sulla piazza è impossibile lavorare nei mesi estivi. A meno che non si voglia la piazza vuota». Sotto il profilo giuridico se il Comune adotterà il pugno di ferro sarà difficile impugnare i provvedimenti di diniego. «Questo è vero - sottolinea ancora Franz Staffler - ma sotto il profilo morale e della logica l’amministrazione dovrà anche spiegare come mai negli anni passati ha autorizzato con regolari licenze edilizie la realizzazione degli allacciamenti (corrente elettrica, acqua, gas) necessari per far lavorare queste strutture esterne. Può anche darsi che siano antiestetiche ma sono necessarie». Staffler non è l’unico a masticare amaro. Sull’asse piazza Domenicani-piazza Walther sono molti, tra esercenti e personale, a chiedere al Comune di concentrarsi su interventi per migliorare il centro storico, senza penalizzare però chi ci lavora. Dal «Loacker Moccaria» si chiedono, ad esempio, i servizi pubblici: «La situazione oggi come oggi è insostenibile - dicono Dragan Kracun e Germana Zancanella -: sono i locali a supplire a questa mancanza. Dal “Walther’s” interviene Esmeralda Mallolari: «C’è bisogno di portare più vivacità alla piazza e le idee ci sono. Perché, per esempio, non organizzare feste con concerti che possano, occasionalmente, durare oltre la mezzanotte? Ricordiamoci che la gente va dove si può fare qualcosa o incontrare altre persone e non a caso la sera si dirigono tutti in piazza Erbe mentre qui cala il deserto. Se a questo aggiungiamo un’illuminazione discutibile, il quadro di abbandono è completo. Se invece vogliamo dare un taglio definitivo da “salotto buono”, allora dotiamo lo spazio di più panchine perché all’ombra del Walther non si vede mai nessun bolzanino che viene a leggersi un libro o a prendere il sole. L’importante è decidere cosa si vuole fare. L’ultima proposta, infine, sarebbe di abbinare la BoClassic al Mercatino sfruttando lo splendido ritorno d’immagine della maratona per promuovere in tutta Europa la nostra manifestazione più famosa».
Marcello Sireus torna sulle polemiche degli ultimi giorni: «Giusto pensare di elevare la qualità della piazza, ma non si può farlo a discapito di una categoria di lavoratori. Il Comune dovrebbe ascoltarci di più e incaricare un professionista di ridisegnare piazza Walther, abbellendola e dotandola di servizi per i turisti e i bolzanini».
In piazza Domenicani lo sconforto è maggiore: poche le possibilità di mettersi in luce e forte è la sensazione di venir penalizzati rispetto a Piazza Walther. «Qui siamo solo un percorso per i bus - dichiarano in coro Manuela Tribus, Lenka Varhantkova e Marcela Palusna - e manca totalmente il verde. Bisognerebbe, inoltre, concentrarsi sugli interventi dell’arredo urbano, rendendo nel complesso la piazza più gradevole e accogliente perché oggi è piuttosto dimenticata».
Uguale amarezza nelle parole di Tania Cregan del “Temple Bar”: «Ci vorrebbe più pulizia nei palazzi, un piccolo giardino, meno smog e più vita». (a.c.)

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