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venerdì 15 aprile 2011

Allarme elettrosmog in via del Ronco: «Rischiamo la salute»


di Alan Conti
zoom

BOLZANO. Le antenne sul tetto dell'edificio Plaza in via del Ronco preoccupano i residenti che assistono all'aumento di casi di malattie gravi dalla loro installazione. Chi abita nella zona chiede alla giunta provinciale dati certi che escludano correlazioni tra i ripetitori telefonici e patologie come tumori o leucemie. «Tra i condomini denominati "pifferi" - prende la parola Egidio Tonolli, titolare del negozio "Paride" - e le case Ipes contiamo circa una ventina di casi di tumori e leucemie insorte nel periodo successivo all'installazione delle antenne. Un'incidenza che ci pare sospetta e che ci ha portato a chiedere lumi alla Provincia che, dal canto suo, non ha fatto altro che chiederci 80 euro per stanza nel caso volessimo avvalerci dei controlli nelle abitazioni. Una presa in giro, con la salute non si scherza. Non solo: sappiamo che le compagnie telefoniche avevano chiesto anni fa la disponibilità del condominio della Sopraelevata e a quello dell'Ipes per un milione di euro ricevendo un rifiuto all'installazione delle antenne. Vogliamo sapere da Palazzo Widmann, quindi, come vengono utilizzati questi soldi che, evidentemente, hanno accettato». La signora Mayer Hell nei mesi scorsi ha preso in mano la situazione e ha provveduto in autonomia alle rilevazioni: «Ho un'amica che si occupa di elettrosmog e le ho chiesto questo favore. Bene, tutte le stanze sono risultate fortemente inquinate, in particolar modo quella dove dormo. E' tutto pieno di onde nocive, ma l'ente pubblico se ne disinteressa completamente». «Possibile che in un raggio così ristretto - si domanda Feliciano Valentini - si contino addirittura una ventina di persone ammalate di tumore negli anni immediatamente successivi all'installazione delle antenne, ovvero al massimo un lustro? Pretendiamo un controllo direttamente sul tetto del Plaza con un tecnico che possiamo anche pagare noi di tasca nostra purchè venga fatto arrivare da fuori Bolzano. Oltre alla verifica, infatti, a questo punto vogliamo ci sia garantita l'imparzialità assoluta di giudizio». Scoraggiato e impaurito è anche Giuseppe Longo. «Abbiamo la necessità di capire cosa comportano questi strumenti tecnologici impiantati nel pieno di una zona estremamente popolare come questa. E' la statistica che parla chiaro e fa suonare un campanello d'allarme che la politica e i tecnici dovrebbero cogliere al volo». Alfonsina Conte, poco più in là, ci racconta la sua esperienza: «Sono stata colpita da un tumore e ho fatto un'operazione ma, pur non avendo particolari nozioni medico-scientifiche, ho il timore che possa esserci una qualche relazione causale con le antenne del Plaza. L'unica cosa che so con certezza è che da quando le hanno installate ho smesso di stare bene, avvertendo malessere diffuso costantemente e tutti abbiamo riscontrato un aumento considerevole delle scosse prese al contatto con macchina, garage, maniglie, elettrodomestici o oggetti che abbiamo in casa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
14 aprile 201

1 commento:

  1. Consiglio quelli del Comitato di dare un'occhata alle FAQ che si stanno creando , da parte della Rete NoElettrosmog Italia



    http://faq-e-smog.blogspot.com/

    Cordiali saluti

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