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domenica 3 aprile 2011

I residenti: a Casanova troppe multe


01 aprile 2011 — pagina 20 sezione: Cronaca


BOLZANO. Un centinaio di multe elevate da Natale a oggi, migliaia di euro pagati da chi a Casanova abita, lavora o va a trovare qualche amico. Gli interventi della polizia municipale nel nuovo quartiere continuano a ritmo sostenuto e il malcontento tra chi abita in un rione del tutto privo di servizi, drammaticamente abulico di parcheggi, cresce in maniera esponenziale. Lungo via Rasmo, parola dei residenti, una volta la settimana arriva la volante per sanzionare chi lascia l’auto sul marciapiede o fuori dalle strisce bianche. Difficile, però, trovare alternative in una zona dove i posteggi bianchi sono come le mosche del medesimo colore e la regola delle due macchine per garage pare essere una semplice chimera. La situazione, insomma, è quella di una critica emergenza di posteggi pure in una strada della città dove si fermano solo gli abitanti e gli eventuali ospiti. Offerta zero, invece, per gli stalli blu dei non residenti dato che i più vicini sono in via Ortles. Una situazione critica, dunque, non sufficiente a fermare i blocchetti della municipale e tantomeno la rabbia di chi li subisce.
«I vigili fanno il loro lavoro - premette Adriano De Giglio - e questo è assolutamente comprensibile. Noi non chiediamo di sorvolare su chi ostruisce i tracciati per i mezzi d’emergenza o il normale traffico, ma semplicemente un poco di buonsenso verso chi non ha lo straccio di un posto sotto casa e sicuramente non arreca danni a una via che tutto possiamo definire tranne che di transito». Davanti al civico 68, intanto, gli operai stanno girando la terra. «Preparano lo spiazzo per un monumento - scuote la testa sarcastico Paolo Orologio - che è esattamente quello di cui ha bisogno il rione. Ricordo quando abitavo in via Similaun e l’amministrazione garantiva agli abitanti che Casanova non avrebbe pesato su di loro: era una bugia perché già solo per parcheggiare andiamo da loro». Cristina Finelli è una delle anime della protesta: «Non vogliamo sembrare dei piagnoni, ma la situazione è davvero stressante. Hanno multato persino gli scooter quando tutti sanno che contiamo appena sei posti per motorini su centinaia e centinaia di famiglie, assurdo. Non chiediamo trattamenti di favore, ma almeno un parcheggio degno di questo nome sarebbe auspicabile». Antonio Selce e Michele D’Elia concordano: «Avevano lasciato intendere che nelle nuove case Ipes e delle coop ci fossero dei garage da affittare. Falsità. Hanno sbagliato i calcoli all’inizio, l’hanno ammesso, ma per completare il cerchio cercano pure di guadagnarci». «E’ davvero singolare - la riflessione di Vito Valerio - che tutte le spese delle infrastrutture le chiedano a noi soci delle coop e poi ci rifilino anche la beffa delle multe contro ogni buonsenso civile. Lo stesso assessore Gallo ammise l’errore, ma evidentemente in via Galilei non hanno colto il messaggio». Luisa Bitittelli prova a fare una stima: «Da Natale a oggi avranno elevato un centinaio di contravvenzioni venendo qui una volta la settimana e sanzionando per almeno un migliaio di euro alla volta. Facile immaginare in quale misura gli abitanti di Casanova contribuiscano alle casse di un Comune che si dimentica di noi». Ci sarebbero, però, i garage...«ma il rapporto di due posti auto per ogni famiglia - chiarisce Moira Covi - è una falsa certezza perché è rispettato solo dalla metà delle persone che abitano qui. Non chiediamo ai vigili di non fare il loro lavoro, ma solo di disporre di un parking interrato, anche a pagamento». Chiusura con le preoccupazioni di Irene Pellegrini e Viviana Caproni: «Stiamo aspettando il polo dei servizi, di capire quale sarà il futuro di questo quartiere, ma nessuno parla mai di ampliare l’offerta di posteggi. E’ brutto non avere nemmeno la possibilità di ospitare qualcuno, perché è impossibile essere raggiunti. Quella che sembra solo una lamentela, insomma, ha un riflesso sociale importante che di certo non aiuta a togliere Casanova dall’isolamento in cui versa».

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Alan Conti

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