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venerdì 8 aprile 2011
Twenty, via a ristoranti e negozi
di Alan Conti
zoom
BOLZANO. I bolzanini aspettavano da anni un centro commerciale come quelli che frequentano in Veneto o in Austria e il saluto che tributano al Twenty nel giorno dell'apertura di 9 nuovi negozi e 6 ristoranti è quello delle grandi occasioni. Da ieri in via Galilei hanno aperto i battenti brand noti come Scarpe&Scarpe, Intimissimi, Calzedonia, la profumeria Limoni, la gioielleria Stroili Oro, l'ottica del bolzanino Modena, Game Stop per i videogiochi e l'abbigliamento giovanile di Zuiki e 9 Once. Ampio, al secondo piano, il settore della ristorazione con il taglio del nastro a Giovanni Rana, al messicano Old Wild West, alla caffetteria C House, all'orientale Mr.Qee, alla gelateria Crema Natura e alla pizzeria Rossosapore. Dal tortellino al caffè, i bolzanini potranno sbizzarrirsi fino alle 22 dal lunedì al mercoledì e fino alle 23 dal giovedì al sabato. La famiglia Podini non ha fatto mancare un adeguato supporto coreografico all'inaugurazione, con torta gigante, spumante, ragazze immagine e buoni per la degustazione. La scelta dei tecnici provinciali di farne il centro commerciale da sviluppare, quindi, è sottoscritta da cittadini e negozianti, anche se qualche appunto viene posto sulla situazione dei parcheggi e sulla vicinanza ai centri abitati. Resta nell'aria, infine, un interrogativo tagliente: «Perché è stato realizzato il MeBo Center?». Ad aprire una giornata di grande affluenza sono stati i padroni di casa Giovanni e Giancarlo Podini, che nel discorso di inaugurazione è tornato sulle critiche mosse da alcune associazioni di commercianti. «Da trent'anni investiamo in questo progetto: oggi finalmente offriamo a Bolzano un centro commerciale e un rapporto qualità-prezzo che attendeva da anni. Non credo che tutto questo possa danneggiare i negozi di quartiere», così Giancarlo Podini. Giovanni Podini ricorda invece che «se scorrerà tutto liscio con le autorizzazioni, in due anni avremo il centro commerciale, con superficie raddoppiata». Fin dalle prime ore sono arrivati i bolzanini. «Finalmente anche Bolzano può vantare, nel suo piccolo, un centro commerciale concorrenziale», le parole di Albert Psair, autista della Sad, «che anche i turisti conoscono. Ancora, però, siamo molto distanti da realtà come Innsbruck o Verona». Soddisfatta anche Filomena Gross: «Sarebbe da chiedere alla politica perché c'è voluto così tanto tempo per realizzare un'opera molto richiesta. Forse si finirà di portare i soldi all'estero e si comincerà a restare in Alto Adige perché il bacino d'utenza del Twenty può tranquillamente essere allargato a tutta la provincia. I timori di alcune associazioni sembrano più che altro strenue difese di alcuni privilegi». Bianca Baglio ed Emanuela Cirillo analizzano con occhio clinico le nuove vetrine: «Sono comparsi alcuni nuovi marchi per Bolzano e i prezzi sembrano concorrenziali. L'unica cosa che manca è un negozio con articoli per bambini: così potremmo finalmente acquistare tutto quello che ci serve in un unico punto». Il signor Luciano, invece, è un pensionato e osserva con attenzione le novità: «Un paio di volte alla settimana mi concedo un giro al Twenty. Devo dire che con le nuove aperture acquisisce una fisionomia più completa. La terrazza e i fast food di varia natura possono rappresentare facilmente un punto di ritrovo per i giovani e far vivere la struttura al di là della sua semplice funzione commerciale. La zona, inoltre, mi sembra adeguata e comoda e sinceramente comprendo poco le polemiche montate in questi giorni». Proprio sull'affaccio sopra via Galilei si godono una fetta di torta Pasquale e Diletta Lo Priore: «Rimane qualche perplessità sull'ubicazione. Via Galilei è molto trafficata e il rischio è di paralizzarla».
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