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mercoledì 20 aprile 2011

Gli abitanti protestano: «Le strade di via Genova ridotte ad un colabrodo»


19 aprile 2011 — pagina 21 sezione: Cronaca


BOLZANO. Via Genova va modificata per evitare che continui ad essere scomoda, pericolosa e discriminante.
Residenti e passanti bocciano la strada che corre tra le passeggiate e il parco delle Semirurali. Sull’asfalto autentiche voragini mettono a rischio le ruote di auto e biciclette, mentre le radici sui marciapiedi creano gibbosità e avvallamenti degni di una gimkana. Il tutto condito da gradini alti e invalicabili per le carrozzine dei disabili o i passeggini delle mamme. Difficile, insomma, trovare un concentrato di barriere architettoniche più fitto. Basti pensare che proprio via Genova è simbolo della lotta contro la discriminazione lanciata dalla bolzanina Elena Marchese in un gruppo su Facebook che ha coinvolto già più di 600 iscritti. Non mancano, infine, le critiche per un’area cani installata da meno di un anno vicino alla cucina del bar interno allo schettinodromo: soluzione che suscita dubbi di carattere igienico e di opportunità tra gli avventori.
L’assessore comunale ai lavori pubblici Luigi Gallo ha comunque garantito che i lavori di riqualificazione partiranno a settembre 2011: nell’impossibilità di ottenere risultati più celeri i residenti si dicono almeno non più disposti a concedere rinvii.
«La situazione è al limite della decenza - dice Adelina Rizzo - perchè l’asfalto presenta buche vergognose. Spesso sui marciapiedi, troppo alti per i disabili, troviamo anche molta sporcizia che ci tocca pulire. L’idea di aprire un’area cani a ridosso del bar, poi, è la ciliegina sulla torta: odori e puzza a pochi metri da dove si mangia, in un luogo frequentato da decine di bambini di tutta la città». Herbert Pardatscher scuote la testa. «Lo stato pietoso dell’asfalto e la realizzazione del recinto per i cani sono il simbolo perfetto di questa amministrazione. Immobilismo esasperante sulle questioni importanti e piccolo cabotaggio, oltretutto sbagliato, come unico segno di vita. Cerchiamo una progettualità più ampia che rilanci via Genova, ma la stessa cosa vale per tutta Bolzano».
Giuliana Rabanser ha gestito il bar della pista Zero per dodici anni, quindi il rione lo conosce come le sue tasche. «Siamo lasciati a noi stessi. Mia suocera è sulla sedia a rotelle e mi è impossibile spingerla da via Cagliari fino a qui. La nuova uscita delle bici all’incrocio con via Alessandria, poi, immette le due ruote direttamente tra le macchine senza precauzioni, mentre la nuova area cani è un assurdo. Ottimo lavoro, invece, è stato fatto con il parco: peccato che senza alberi non vi sia uno straccio d’ombra». La pensa uguale Gianfranco Fratucello: «Camminare lungo questo marciapiede, tra radici e buche, è incredibilmente pericoloso. Lungo la strada tutte queste imperfezioni diventano ostacolo non indifferente per chi ama muoversi con la bici». Sorpresa è anche Jose Eykenboom: «Sono stata invitata qui da un’amica e ho potuto constatare da vicino le difficoltà e lo stato dell’asfalto. Speriamo davvero che possa rientrare tra le priorità di intervento del Comune senza attendere ancora».
Chiusura con Franco Reffo e Davide Danti: «Prima ancora della carreggiata sarà importante mettere a posto il marciapiede perché le radici sporgenti possono davvero rappresentare un ostacolo di una certa pericolosità per anziani, mamme con i bambini o disabili. Aumentare il disagio verso chi lotta quotidianamente contro molte difficoltà non è mai un comportamento accettabile. Sull’area cani, invece, il giudizio può essere più cauto: finchè gli animali stanno “chiusi” e i padroni sono responsabili non vediamo particolari problemi di convivenza con l’attività di ristorazione vicina. C’è sempre, infatti, un recinto tra il dehors e la zona per gli amici a quattro zampe».
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Alan Conti

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