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martedì 5 aprile 2011

La Lub si apre: nuovi corsi per tutti


04 aprile 2011 — pagina 03 sezione: Cronaca

BOLZANO. Una spallata alla torre d’avorio in cui talvolta si è rinchiuso l’ateneo cittadino. Lo Studium generale, presentato in occasione dell’Open Day dell’università e anticipato dal presidente della Lub Konrad Bergmeister, spalanca il sorriso del rettore Walter Lorenz: «Apriamo le porte a tutte le generazioni, a tutti gli altoatesini che avranno voglia di avvicinarsi al sapere accademico nella sua accezione più universale». La struttura dello Studium generale è quella di un’università popolare: corsi aperti a tutti, semestrali, con possibilità di sostenere un esame e conseguire una certificazione. L’attestato, però, non può rimanere il classico pezzo di carta simbolico. «Ci siamo preoccupati di renderlo spendibile garantendo il riconoscimento dei crediti, totali o parziali, all’interno dei nostri corsi di laurea», spiega Lorenz. Ci sono aperture, in un momento di crisi occupazionale, anche verso il mondo del lavoro locale? «Fin da quando abbiamo ipotizzato di avventurarci in questa proposta, di fatto una novità a livello italiano e internazionale, il presupposto era di contare su contatti decisivi con il tessuto altoatesino. In questo senso abbiamo già richieste di aziende che intendono sfruttare i nostri corsi come autentiche lezioni di aggiornamento per un salto di qualità nella competenza dei propri dipendenti. Le stesse certificazioni, quindi, godono di un certo riconoscimento», risponde il rettore. Per una vota sembra rimanere sullo sfondo la sfida linguistica: «Ma solo in apparenza, perché comunque si tratterà di utilizzare le conoscenze linguistiche come mezzo per veicolare i temi delle lezioni. La nostra prima preoccupazione in questo progetto, però, è certamente quella di avvicinare i bolzanini e i cittadini della provincia all’istituzione dell’ateneo, configurandolo certamente come una ricchezza, ma anche una possibilità di crescita in diversi ambiti e settori professionali. Si sente dire che la Lub è troppo distante dalla realtà in cui è inserita. Con lo Studium generale speriamo di gettare dei ponti intergenerazionali e stimolare delle amicizie tra chi viene per questi corsi e gli studenti delle facoltà». (a.c.)

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