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domenica 3 aprile 2011

Via Torino è favorevole alla strada pedonabile. «Ma servono i parcheggi»


di Alan Conti

BOLZANO. Rendere via Torino pedonabile un giorno alla settimana è una buona idea, ma deve essere il primo passo di un lungo cammino o la conseguenza di opere ben più impattanti per il commercio. E' questo il presupposto da cui muovono le reazioni dei negozianti alla proposta dell'assessore comunale Judith Kofler Peintner che, supportata dal collega provinciale Thomas Widmann, vuole aprire la via ai soli pedoni in determinati giorni della settimana. Il centro commerciale naturale, come prima cosa, per essere definito tale ha bisogno di una consistente disponibilità di parcheggi, che oltre a essere un cruccio bolzanino onnipresente è anche condizione decisiva per attirare pedoni da altre zone della città. Nell'attesa, però, porte aperte alle sperimentazioni e le giornate più quotate per provare a lasciare fuori le auto sono il giovedì, grazie alla concomitanza del mercato rionale, e il sabato, giornata semifestiva considerata l'ideale per lo shopping. «Potrebbe essere una soluzione curiosa - le parole di Matteo Gregori ed Elena Brugnari di Foto "Veronese", che da 75 anni opera sulla via - ma ci vogliono alcuni accorgimenti. Va valutata, ad esempio, la situazione dei parcheggi, perché così com'è oggi non possiamo considerarla sufficiente a innescare il successo di un centro commerciale naturale. Il giorno ideale per la sperimentazione, comunque, potrebbe essere il giovedì, quando, sfruttando il traino del mercato, possiamo sperare di intercettare un poco della clientela formata da pedoni. In qualche modo, insomma, bisogna sostituire il cliente che accosta un secondo con l'auto per raggiungere il negozio». Concorda, anche se più scettico, Francesco D'Addante del salone "Gran Chik". «Non vedo tutto questo bisogno di migliorare la strada. In ogni caso il giovedì sarebbe il giorno più adatto, ma funzionerebbe molto meglio un ampliamento dell'offerta dei posteggi». Fabrizio Bilato, titolare di "Risana", accoglie la proposta «come una delle possibilità, certamente percorribile, ma non una priorità assoluta. Gli stalli blu scarseggiano e il carico e scarico è sempre occupato: ecco le prime cose cui fa attenzione un commerciante». Letizia Veronese di "Coconuda" prova ad articolare meglio la proposta: «Si potrebbe utilizzare meglio il traino del mercato al giovedì con qualche bancarella in più e, perché no, un po' di musica. Dobbiamo offrire alla gente più motivi per venire qui da noi e non basarci solo sull'offerta commerciale. Sarebbe davvero bello, inoltre, che al posto di "Sport 40" si riuscisse a creare un mini shopping center con più negozi di abbigliamento vicini. Le dimensioni ci sono, si tratterebbe solo di convincere i proprietari ad affittarlo in più lotti. In alternativa potrebbe funzionare un supermercato come catalizzatore. La questione dei parcheggi, invece, è ormai atavica, mentre le istituzioni ci hanno veramente lasciati da soli durante il periodo natalizio. Speriamo che tutto questa serva anche a essere considerati maggiormente il prossimo dicembre». Claudio e Andrea Zanella di "Zanella activewear" hanno le idee chiare. «Il giorno ideale? Il sabato fino alle 18 per il commercio e la domenica per i cittadini che intendono godersi la zona passeggiando. I mezzi pubblici, in queste giornate, hanno una frequenza accettabile e possono certamente servire bene tutto il rione. Il giovedì con il mercato, invece, potrebbe essere una valida alternativa da verificare. Sicuramente non ha nessuna speranza di successo, invece, una soluzione che preveda la chiusura del traffico solo in alcune ore della giornata: creerebbe solo confusione. Hanno ragione i colleghi, inoltre, nell'individuare nella scarsa offerta di parcheggio un limite da eliminare se davvero di intende realizzare il progetto di centro commerciale naturale». Chiusura con la netta contrarietà di Anna Spirkovska, Dragan Micev e Olivera Jovcevska di "Centrovetrine": «Chiudere il transito alle macchine è solo una penalizzazione perché oggi la gente non ha mai tempo, quindi preferisce la raggiungibilità immediata dei negozi. Se si vuole aiutare veramente la strada, allora si intervenga sulla dotazione di parcheggi oppure si spinga perché al posto di "Sport 40" arrivi una qualche catena alimentare».
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