Cerca nel blog

giovedì 21 aprile 2011

Per la galleria Grifone i commercianti chiedono un'illuminazione migliore


di Alan Conti
zoom

BOLZANO. È un corridoio particolare galleria Grifone e come tale va tutelato e potenziato. L'ideale percorso che unisce piazza Walther e la stazione ferroviaria è, nelle parole dei negozianti, passaggio commerciale di un certo successo, ma con margini di ulteriore miglioramento. L'illuminazione, per esempio, in inverno lascia a desiderare, mentre il funzionamento delle scale mobili e dell'ascensore sul lato di via della Rena è approssimativo e pericoloso. Sul piattino positivo della bilancia, invece, il grande passaggio di persone, circa 12.000 al giorno con buona capacità di intercettare il settore turistico. Resta, però, la voglia comune a molti commercianti del centro di un movimento capace di agire con più compattezza e organicità, dove gli orari di apertura non vengano più gestiti come affare individuale, ma collettivo. Proprio in galleria Grifone si innesca, infine, un meccanismo che smentisce tutte le ipotesi avanzate nei dibattiti degli ultimi mesi: la grandi catene con marchi nazionali e internazionali fungono da traino e regalano nuova linfa ai piccoli negozianti di vicinato o lunga tradizione. Una convivenza giudicata spesso difficile trova qui efficace sinergia. Peter Haller, titolare di "Pierre", è il primo a prendere la parola: «Le vetrine lungo la galleria funzionano perché comunque si tratta di un corridoio di grande transito pedonale. Per migliorare, però, ci vorrebbe più coordinamento tra noi commercianti e maggiore volontà di tenere aperto durante particolari giornate festive con buon afflusso di turisti». Analisi dettagliata quella di Francesco Violante di "Gold Watch": «L'illuminazione, specialmente nel primo tratto verso la piazza principale lascia a desiderare soprattutto nei mesi invernali. Manutenzione e servizi, invece, sono abbastanza buoni. Dal punto di vista del transito, invece, ho provato a contare i passaggi durante una giornata arrivando a quota 12.000, mentre nel periodo del Mercatino possono anche toccare le 50.000 unità. Nonostante questi dati lusinghieri, però, va rilevato come il turismo sia leggermente calato, quindi vanno viste con favore le misure che i soggetti economici hanno in mente per dare nuovo impulso alle visite. L'ultima considerazione va fatta sugli affitti, dove chi non ha la fortuna di contare su contratti siglati molti anni fa si trova oggi ad affrontare somme mensili impressionanti». Sara Borghi di "New Time" è estremamente positiva: «Non possiamo lamentarci, si lavora bene e godiamo di un'ottima visibilità sia tra i gruppi di turisti sia tra i bolzanini». Dietro ad una cassa, intanto, un commerciante in anonimato ci offre una radiografia del turismo: «È molto difficile che i tedeschi decidano di comprare qualcosa. Nei giorni di grande affluenza, infatti, la vera differenza la fanno i visitatori italiani e si tratta di una regola riconosciuta pure in altri luoghi di villeggiatura». «Lavoriamo bene - intervengono Heidi Fränzl e Brigitte Moser di "Fränzl Articoli regalo" - sfruttando la possibilità di essere un passaggio in direzione della stazione dei treni. L'illuminazione, invece, andrebbe davvero migliorata». Stefano Favaro dell'erboristeria "Salus" tesse le lodi dei grandi marchi: «Noi sfruttiamo il traino di "Oviesse" e "Douglas" che tengono aperto quasi sempre. In questo modo creano movimento e animano la galleria che, intanto, può godere strutturalmente di una bella luce naturale e ampi spazi. Si tratta di caratteristiche che permettono a tutti noi di funzionare senza essere costretti alla semplice funzione di passaggio come invece succede, purtroppo, ad altre gallerie del Centro». Proprio nella vicina profumeria di "Douglas", infine, troviamo la responsabile Marieke Bollongino: «Nella galleria si lavora proprio bene. Il problema, semmai, è legato alla scala mobile sempre rotta e pericolosa e all'ascensore guasto. Due dati sono significativi per capire: in media in un mese chiamiamo due volte l'ambulanza per persone che si fanno male sulla scala e quattro volte l'amministrazione per chiedere la riparazione dell'elevatore. A livello turistico, invece, siamo contenti di fare da traino anche alle piccole attività vicine. Essendo il nostro un marchio tedesco possiamo attirare visitatori che magari avrebbero fatto un altro percorso per raggiungere piazza Walther o i Portici».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento:

Posta un commento