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lunedì 28 febbraio 2011
Crollo via Dalmazia: abitanti senza risposte
BOLZANO. Uscire di casa e immaginare di vedersi piombare in testa il cornicione del proprio condominio non è certo pensiero da lasciar tranquilli. Normale, quindi, che gli inquilini degli appartamenti in via Dalmazia 83 pretendano ora controlli e risposte sull'incidente che l'altro pomeriggio, solo per pura fortuna, ha danneggiato due macchine e spaventato un intero caseggiato. Per pochi passi, infatti, i calcinacci potevano colpire un ragazzo di 19 anni o una famiglia seduta al tavolo del proprio terrazzo. Parte del cornicione è piombato sul balcone della famiglia Massimi all'ultimo piano. Gli inquilini puntano il dito verso la costruzione di un grande palazzo accanto, rea di far tremare l'edificio durante la posa dei pali e di un incidente con la gru del cantiere avvenuto sull'altro lato della casa. Racconta Anna Salsotto: «Ero affacciata alla finestra quando ho visto cadere tutti i calcinacci. Inizialmente, alla vista delle fioriere spezzate, ho addirittura pensato fosse crollato un balcone tanto è stato il baccano. Ieri aspettavamo i periti dell'assicurazione che ci potessero dare delle spiegazioni, ma ancora siamo in alto mare e nessuno si è visto». «Aspettiamo i rilievi al più presto - le fa eco Christine Barbi - così possiamo tornare, oltretutto, a usare il portone d'entrata, senza dover passare dalle cantine. Vero che la casa avrà 40 anni, ma non può essere una spiegazione plausibile per questo disastro potenzialmente molto pericoloso». In molti puntano il dito verso il cantiere del palazzo accanto al condominio: «Durante la costruzione vibravano i pavimenti e il nostro condominio era sottoposto a pesante stress, soprattutto durante la posa dei pali. Non solo, la gru del loro cantiere ha toccato una volta il lato opposto dell'edificio. Mettere in relazione questo con il crollo di ieri è forse affrettato, ma di certo non ha aiutato». Carlo Salzburger, nel frattempo, pensa a un possibile esborso per i condomini. «Non so quanto copriranno le assicurazioni, ma i lavori di rifacimento del tetto immagino saranno a carico dei proprietari degli alloggi. Sarebbe bene, quindi, apportare tutti i controlli di sicurezza necessari e fornirci delle spiegazioni». Chi ha ancora negli occhi il crollo di martedì è Anna Bruni: è lei la nonna del ragazzo di 19 anni che ha evitato i calcinacci per un pelo. «Lo aspettavo sull'uscio quando ho visto un'ombra cadere verso il basso dai lucernari del giroscale, poi il tonfo. Subito mio nipote ha pensato al temporale, poi siamo scesi e abbiamo realizzato. Non oso nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se avesse tardato anche solo di un minuto». I danni al suolo sulle due macchine parcheggiate sono evidenti, ma il crollo ha coinvolto pure qualche abitazione. «Sul mio balcone - indica Agnese Dalla Vecchia - sono ancora piena di calcinacci che solo per fortunata casualità non sono andati a sbattere contro le finestre o sulla mia testa». Più colpita è senza dubbio la terrazza di Giuseppe Massimi: «Per fortuna nessuno era seduto fuori al momento del crollo...». (a.c.)
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