Cerca nel blog

martedì 1 febbraio 2011

Kasslatter Mur: «L'opera di Piffrader non può restare in un edificio pubblico»


BOLZANO. «Provate a immaginare trovarvi al cospetto della raffigurazione di Hitler con il motto "Sieg Heil" mentre entrate in una scuola o in un palazzo provinciale». Lancia un paragone forte l'assessore provinciale Sabine Kasslatter Mur per difendere le richieste avanzate dall'Svp e accettate dal ministro alla cultura Sandro Bondi sulla storicizzazione dei relitti fascisti. «La questione del Duce a cavallo - continua l'assessore a margine della presentazione sui dati dell'attività dei musei provinciali - è legata all'evidente discrepanza tra l'uso sociale dell'edificio in cui è inserito e il suo messaggio. Non possiamo pensare che il mondo tedesco accetti di buon grado una simile soluzione in una struttura che è adibita a funzione pubblica ospitando gli uffici finanziari». La soluzione, quindi, è legata alla rimozione: «Certo, anche se ho letto di alcuni storici e artisti che spiegano come questa operazione non sia affatto facile. Fatto questo, però, per quanto mi riguarda il frontone può certamente essere esposto in un museo, ma mi va altrettanto bene se viene posizionato in un'altra piazza. L'importante è che non rimanga ornamento di un palazzo pubblico». A molti italiani, però, non è piaciuto il modo con cui la Svp ha condotto le trattative: sottotraccia e senza un minimo di preavviso. «Sono anni che tentiamo questa strada - continua Kasslatter Mur - sarebbe stato controproducente frenare tutto. Il risultato ottenuto a Roma, con questa carta del ministro che parla chiaro, è un grande successo».
29 gennaio 2011

1 commento: