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martedì 15 febbraio 2011

L'appello dei negozianti al municipio «Le tasse comunali devono scendere»


di Alan Conti
zoom . BOLZANO. Sì al centro commerciale naturale, ma intanto i negozianti di via Torino chiedono misure immediate al Comune. Occupazione di suolo pubblico, tassa sui rifiuti e piccoli balzelli, quindi, sono i margini di operatività che gli esercenti indicano a piazza Municipio. La ventilata imposta aggiuntiva per chi lascia i locali vuoti, inoltre, rappresenta una possibile boccata di ossigeno per coloro che da tempo chiedono una maggiore varietà di offerta. A livello urbanistico, invece, le grosse tematiche riportano al problema parcheggi con una richiesta di viabilità più snella e una rivalutazione efficiente di piazza Matteotti. Una misura nuova, invocata dai commercianti, è la necessità di attrarre in zona qualche grosso marchio di forte richiamo: il rincorrersi di voci, per ora senza nessun riscontro, di un approdo di "H&M" negli spazi di "Sport 40" è lo spunto per rimarcare come anche il negozio di vicinato necessiti di un qualche franchising capace di fare da traino. «La nostra attività - spiega Emanuele Manigrasso della tabaccheria "Nössing" - è particolare e si differenzia dalle altre, ma senz'altro può certificare il buono stato di salute di un rione che risponde ai bisogni di un certo tipo di commercio ad alta fidelizzazione. Certo che se il centro commerciale naturale comportasse l'arrivo di qualche brand di grande appeal come può essere "H&M" ci guadagneremmo tutti». Dal bancone del bar "Cin Cin" è approfondita la disamina dei titolari Alessandra e Stefano Zaninotto. «Non possiamo certamente essere contrari ad un percorso come quello progettato da Confesercenti. Aspettiamo però risposte concrete prima di lasciarci andare a facili entusiasmi. Cosa si intende fare, per esempio, per migliorare l'offerta di parcheggio? Dove si vuole intervenire? Sulle imposte, invece, crediamo che i margini di intervento per venirci incontro siano legati a rifiuti e tassa di occupazione del suolo pubblico». Carlo Zanella, titolare di "Zanella Activewear" ripercorre la storia: «Hanno scoperto l'acqua calda. Già molti anni fa avevamo realizzato un logo unico con lo slogan di "30 metri di vetrina". Riproporlo va più che bene, ma va fatto un ragionamento importante a monte. Leggo, per esempio, di agevolazioni fiscali per chi decide di aprire nuove attività occupando locali vuoti, ma chi resiste da anni, in tutto questo, cosa ci guadagna? Possiamo, inoltre, riempirci le bocca con tutti i buoni propositi che vogliamo, ma finché non si convince qualcuno ad investire in un settore che al momento permette appena di sopravvivere non andremo da nessuna parte». Storica insegna della zona è certamente il bar "Bartolomei". «Siamo favorevoli - le parole del titolare Roberto Fontana - a qualsiasi operazione possa portare dei vantaggi a tutti i commercianti. Speriamo solo che a nessuno venga in mente di fare una zona pedonabile. Ben vengano, comunque, i grandi marchi se contribuiscono a movimentare queste strade». «Devono arrivare più negozi possibili, bene fa il Comune a cercare di invogliare gli imprenditori - dichiarano all'unisono Vladimiro Pattarello e Giorgio Pagano - e bisognerebbe pure tenere aperto fino alle 20.30. Sarebbe questa l'arma in più del quartiere nei confronti del Centro». A proposito di quartiere, adesione importante al progetto è quella della circoscrizione presieduta da Carlo Visigalli. «Siamo contenti se tutto questo dovesse andare a buon fine. Abbiamo il compito di mediare con le esigenze dei residenti perché, per esempio, non possiamo pensare di mettere a disposizione tutti i parcheggi per i negozianti».
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