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venerdì 11 febbraio 2011

Dalle scuole: sfruttiamo questa occasione


BOLZANO. La Provincia non intende festeggiare istituzionalmente l'Unità d'Italia, eppure il 17 marzo, data dell'assunzione della denominazione di "Regno d'Italia" nel 1861, considerata quest'anno festiva, tutte le scuole e le amministrazioni pubbliche chiuderanno i battenti. L'incongruenza ha fatto storcere il naso a qualcuno dietro le cattedre nell'ambito scolastico, ma è proprio da questa adesione alla festività che si cerca di cogliere la palla al balzo per fare della ricorrenza un'occasione di unione culturale. Pur ammettendo a denti stretti una strisciante contraddizione tra le classi chiuse e le parole del presidente Luis Durnwalder, quindi, è proprio dalla scuola che si leva un'insistente invocazione di sfruttare il centocinquantenario attraverso progetti per gli studenti. Mano tesa, comunque, verso l'altra metà del cielo scolastico, in attesa che l'anniversario non venga solo utilizzato per concedersi un giovedì di riposo. La conferma della festività arriva direttamente dall'intendente scolastico tedesco Peter Höllrigl: «Certo, rimarremo a casa anche noi. L'annuncio è stato trasmesso a tutti gli ordini scolastici e al personale, proprio come avviene per tutto il settore amministrativo provinciale». E' festa nazionale, smorza l'omologa italiana Nicoletta Minnei, «quindi tutti dobbiamo adottarla. Chiaramente per noi rappresenta un'occasione per sostenere le celebrazioni e abbiamo predisposto un ufficio apposito che aiuta i singoli istituti e i docenti nella realizzazione di alcuni progetti tematici promossi dal ministero. Molti di questi, logicamente, si concentreranno nelle scuole superiori, dove la conoscenze storiche sono più approfondite. Plaude alle iniziative anche l'assessore provinciale alla scuola italiana Christian Tommasini: Ci saranno visite al Palazzo Ducale, spettacoli teatrali, conferenze e convegni appositi, il tutto per garantire un quadro esaustivo sulla celebrazione». L'invito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a considerare festiva la giornata del 17 marzo è stato accolto con entusiasmo da Giulio Clamer, dirigente dell'Istituto comprensivo Bolzano I e presidente della società «Dante Alighieri»: Spiace avvertire una simile diffidenza e rigidità da parte del presidente della Provincia, ma noi, è evidente, vogliamo fare la nostra parte. So, oltretutto, che anche l'istituto pedagogico tedesco sta organizzando una conferenza per l'estate. Noi, comunque, punteremo sulla lingua come elemento di unificazione con un premio sul tema organizzato assieme alla sovrintendenza». L'auspicio è condiviso, infine, pure da Maria Luisa Cama, presidente dell'Azb: «Non dividiamoci su questa celebrazione, ma sfruttiamo l'occasione per farne un momento condiviso, anche tra le scuole dei due gruppi. Potremmo valorizzare i 150 anni d'Italia anche come ideale ponte linguistico anziché farne un ulteriore motivo di divisione». (a.c.)
10 febbraio 2011

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