Cerca nel blog

lunedì 2 maggio 2011

Buche in via Siemens «E' molto pericolosa Servono dei lavori»


di Alan Conti


BOLZANO. Via Siemens: è tra le strade più trafficate di Bolzano eppure in alcuni punti somiglia a uno sterrato asfaltato. Buche, imprecisioni, crepe e avvallamenti dominano il nastro che collega idealmente il negozio di piante «Biasion» con via Pacinotti o la svolta verso l'Arginale con immissione nei pressi di ponte Resia. Una situazione che fa sobbalzare le sospensioni delle vetture, specialmente quelle meno sofisticate e crea delle difficoltà a chi si sposta con lo scooter. Le biciclette, invece, sono più rare: non tanto perché poco utilizzate quanto perché la mancanza di una definita corsia riservata e le condizioni della strada consigliano ai ciclisti percorsi alternativi. Un disagio che viene confermato da dipendenti e frequentatori del grande vivaio lungo la strada. «Recentemente - cominciano Eva Rossi e Aleksandra Jedut - sono stati messi a punto i tratti di zona Industriale in via Galvani che erano dissestati. Si poteva pensare di intervenire pure da noi perché effettivamente la situazione non è certo delle più rosee. Le buche e gli avvallamenti costituiscono una gimkana che ha dei tratti davvero pericolosi. Purtroppo le basse temperature invernali peggiorano di anno in anno la condizione del manto asfaltato andando ad approfondire i dislivelli lungo le crepe e le direttrici principali delle imperfezioni. Ghiaccio e acqua nelle pozzanghere completano il quadro». Margherita Saltuari allarga lo spettro di osservazione: «Bisogna fare una considerazione complessiva di tutta la zona. Via Siemens, in quel tratto, è critica, ma anche buona parte di via Buozzi presenta delle imperfezioni. Bene, invece, gli interventi lungo via Galvani e di via Galilei. Molto caotica, al contrario, la gestione della rotonda tra via Resia, via Volta e la stessa via Siemens, mentre bisognerebbe prestare più attenzione alla velocità delle auto e agli slalom dei motociclisti talvolta al limite della tollerabilità». Bouiz Bouazza, dipendenti di «Biasion», introduce nuove richieste di intervento. «Attraversare sulle strisce pedonali ormai stinte di via Siemens è un'impresa perché nessuno decelera per concedere il passaggio pedonale. Chiediamo la riverniciatura delle strisce e l'installazione di un semaforo a chiamata come è stato fatto, per esempio, lungo via Galilei. Per quanto riguarda l'asfalto, invece, la situazione è davvero al limite». A testare direttamente la pericolosità del tragitto ogni giorno è Eros Marchesi che al lavoro viene in scooter: «Ogni saltello è una scossa al manubrio che rischia, oltre ai danni tecnici al mezzo, di far perdere equilibrio e stabilità con le auto che di certo non passano a velocità ridotta. Siamo costretti a farci l'abitudine, ma chiediamo all'amministrazione che concluda l'intervento di riqualificazione complessiva delle arterie della Zona Industriale coinvolgendo anche questo tratto di via Siemens. In fondo non credo di tratti di un lavoro particolarmente impattante né dal punto di vista tecnico né da quello dell'esborso economico. Si tratta, oltretutto, di strade particolarmente frequentate dai lavoratori». Tornano sulla questione dell'attraversamento pedonale, invece, Christian Burger e Gilbert Schroffenegger: «Davvero sarebbe opportuno installare un piccolo semaforo a chiamata. Capiamo che questo potrebbe avere delle ripercussioni importanti sul transito delle vetture, tra cui quelle in arrivo dall'autostrada, ma non possiamo nemmeno costringere le persone ad aspettare che tutti siano passati per ore. Il meccanismo, in fondo, è diffuso in molti altro punti della Zona, non vedo perché privarne proprio via Siemens». Chiusura con Egon Fischnaller: «Transitare di qua è un pericolo costante, basta guardarlo per rendersi conto che l'asfalto non è all'altezza di un passaggio da migliaia di auto durante i giorni lavorativi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
1 maggio 2011

Nessun commento:

Posta un commento