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martedì 3 maggio 2011

Ladinser: "Centro commerciale imposto dalla Provinciia"


Parata e stoccata del vicesindaco Klaus Ladinser sul tema del commercio cittadino. Da una parte, infatti, lamenta l’imposizione provinciale del Twenty in via Galilei e dall’altra annuncia con Dado Duzzi lo studio di un piano di intervento in collaborazione con l’Unione Commercio per sgravare negozianti ed esercenti dalle spese per l’arredo urbano e gli addobbi natalizi. Il tutto avviene al tavolo della presentazione dell’iniziativa in via Leonardo Da Vinci “Gustare la primavera a Bolzano” che già ha accesso riflessioni circa l’apertura serale prolungata dei negozi. "Ribadisco con fermezza – le parole di Ladinser che è anche assessore comunale al commercio – che il centro commerciale è stata una decisione che ci è stata imposta e non era certo richiesta. Non è stata, insomma, una scelta dei bolzanini. Ora dobbiamo trovare la forza di compattarci e rilanciare il tessuto che ha da sempre caratterizzato il nostro Centro storico. Le feste, tanto invocate, sono più che altro indicate per il bene delle associazioni sportive e sociali, ma il commercio trae maggiore vantaggio dalle iniziative specifiche". Proprio su via Leonardo Da Vinci, però, si intrecciano numerosi temi tra chi vorrebbe una riqualificazione e chi invece è preoccupato da nuovi lavori. "Questa stradina, purtroppo, è un’autostrada per ciclisti e questo talvolta comporta delle situazioni potenzialmente pericolose. Penso che dovremmo intervenire per cambiare la situazione e sistemare la viabilità. Vero che l’amministrazione incentiva lo spostamento sulle due ruote, ma non a spese di un intasamento dell’attività commerciale". Sullo spinoso tema del “Twenty”, cui tutti si riferiscono ma nessuno cita apertamente, interviene duramente anche lo storico commerciante e fiduciario dell’Unione Luciano Defant che non risparmia una frecciatina alle altre associazioni di categoria. "Siamo stati gli unici a difendere sempre il commercio nei quartieri sostenendo un vero centro commerciale naturale cittadino. Vogliamo i negozi nei luoghi dove la gente conduce la sua vita sociale ed è una richiesta che sempre più ci fanno i cittadini e le associazioni di varia natura. Bolzano è sempre stata mercantile e non può farsi scippare questa caratteristica: per questo abbiamo percorso anche la strada dei tribunali. Ora, invece, dobbiamo concentrarci su un rilancio complessivo dell’intera città". A mettere sul tavolo una novità interessante per gli esercenti, però, è il presidente dell’Azienda di soggiorno Dado Duzzi: "Il 60% dei turisti viene qui per lo shopping, ma se la merce offerta è sempre più globalizzata ecco che diventa fondamentale l’atmosfera e il sentimento che si offre ai clienti. In quest’ottica non ha alcun senso che i commercianti si tirino indietro di fronte a modesti investimenti per arredi o addobbi come a Natale, per esempio, in via Museo. Con il vicesindaco Ladinser, comunque, stiamo studiando un piano d’intervento complessivo che non costringa sulle sole spalle dei negozianti il peso di queste installazioni capaci di regalare quel quid in più decisivo".

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