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giovedì 12 maggio 2011

Pazienti soddisfatti ma Bolzano è in coda


Pazienti estremamente soddisfatti della sanità altoatesina, ma Bolzano è sempre e costantemente il fanalino di coda. E’ questa la fotografia che esce dalla rilevazione realizzata dall’Azienda Sanitaria per indagare il grado di soddisfazione degli utenti nei sette ospedali della Provincia. I numeri restituiscono un quadretto perfetto con voti altissimi circa qualità, trattamenti e appena sotto la perfezione per il flusso di informazioni e l’organizzazione generale degli ospedali. Sull’altro piatto della bilancia, però, va considerata l’affidabilità di un sondaggio sull’Azienda Sanitaria coordinato dalla stessa Azienda Sanitaria e basato sull’invio per posta di un questionario da 27 domande a 6.750 pazienti appena dimessi cui hanno risposto appena 2.831, pari al 40%. Il tutto nell’arco di appena un mese ed evitando la soluzione, più capillare, del sondaggio telefonico "perché avrebbe potuto coinvolgere – come puntualizzato dal curatore Gernot Gruber – anche persone che non sono direttamente a contatto con l’ambiente ospedaliero e che avrebbero potuto formulare giudizi negativi per sentito dire". Il tutto, infine, considerando unicamente i ricoveri ed escludendo totalmente le prestazioni ambulatoriali.
Nel dettaglio, comunque, in una scala che vede il massimo punteggio fissato a quota 1 e il minimo a 5, la valutazione complessiva del servizio sanitario altoatesina è di 1,55, con punta massima a Vipiteno di 1,27 e minima a Bolzano con 1,66. Complessivamente, nel capoluogo, il 90% dei pazienti si dichiara soddisfatto contro il solo 10% contrariato. Analizzando geograficamente il dato, si scopre che i residenti fuori provincia sono molto più benevoli degli altoatesini, mentre anagraficamente sono i giovani a valutare gli ospedali con meno benevolenza. Sulla qualità del trattamento, inoltre, la media provinciale si alza a 1,45 con il San Maurizio ancora ultimo tra le sette strutture con 1,5. La percentuale dell’ospedale centrale, in questo caso, parla di 24% di insoddisfatti e 76% di contenti. Da migliorare, come detto, il sistema dell’informazione e dell’organizzazione che a Bolzano si attestano rispettivamente a 1,8 e 1,85, come sempre sotto media. Nell’analisi del profilo che evidenzia punti forti e di debolezza del sistema, invece, si riesce ad avere una radiografia più dettagliata del pensiero dei pazienti. Sulla qualità del trattamento pollice decisamente verso l’alto con conseguente promozione dell’azione, educazione e preparazione dei medici e la relativa efficacia e competenza delle cure. Note dolenti sotto la voce “Comportamento e gentilezza” dove l’affidamento dei medici è giudicato scarso e modesto il loro atteggiamento, quello degli infermieri e la tutela della privacy. Pochi sorrisi pure nell’“Organizzazione e procedure”: male, infatti, il coordinamento delle attività mediche e di reparto o le informazioni sui processi, non del tutto soddisfacenti la raggiungibilità dei medici e le indicazioni per l’orientamento. Non va meglio il settore “Informazione e comunicazione” con la bocciatura della preparazione alla dimissione, le spiegazioni del personale infermieristico e giudizio non del tutto soddisfatto per la possibilità di discutere con le infermiere o con i medici. Un quadro con diverse incrinature, quindi, che sembra stridere con i voti altissimi presentati con orgoglio dall’assessore provinciale alla sanità Richard Theiner e il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Andreas Fabi. “Ci hanno tanto criticato per la scelta del reparto di Neuroriabilitazione a Vipiteno – attacca Theiner - ma i dati parlano chiaro e certificano la qualità del nostro sistema sanitario e degli investimenti fatti”. “E’ normale – gli fa eco Fabi – che Bolzano paghi qualcosa date le dimensioni dell’ospedale centrale, ma nel complesso tutti i valori sono vicini al massimo possibile”. Le modalità e i tanti punti di domanda nell’analisi tematica, però, lasciano qualche dubbio. Per tutto il resto, molto soddisfatti.

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