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giovedì 5 maggio 2011

Giretto d'Italia: a Bolzano 2.355 ciclisti censiti e rifocillati


Alan Conti

BOLZANO. Passare in bicicletta alla mattina e vedersi bloccare per consegnarti tra le mani un gustoso krapfen, una mela e un bicchiere di fresco succo di mela, è di certo una di quelle sorprese da catalogare dritte dritte nella sezione "segnali dell'inizio di una buona giornata"... Non è un caso, dunque, che i sorrisi che i bolzanini hanno spalancato ai funzionari comunali e ai volontari di Legambiente, nelle tre stazioni di rilevamento del "Giretto d'Italia" ieri mattina, siano stati cospicui. L'iniziativa, sostanzialmente, consisteva nel rilevare in tre punti di controllo, uno in via Leonardo da Vinci, uno in via Laurino e uno in via Stazione, il numero di transiti pedonali e ciclabili tra le ore 7.30 e le 9.30; il totale sarà poi raffrontato con quello di altre 27 città italiane, per assegnare una sorta di scudetto dell'utilizzo delle due ruote, nel primo "Giretto d'Italia", campionato italiano della ciclabilità urbana. Considerate le più di 1.200 bici registrate solo in via da Vinci, e che il totale è stato di 2.355, possiamo dire che Bolzano se la gioca alla grande con Ferrara e Ravenna, accreditate tra le rivali più temibili, nel lotto delle concorrenti che comprendeva anche Trento, Padova, Vicenza, Modena, Parma e Reggio Emilia.
Ivana Trentini brinda alla colazione mattutina improvvisata: «Non me l'aspettavo e mi sembra senz'altro una bella idea. Io, oltretutto, sono ciclista convinta tutti i giorni e in questo Bolzano è sicuramente una città che aiuta a muoversi sulle due ruote. La rete ciclabile, infatti, è tra le più lunghe d'Italia e d'Europa». Ciclista "fondamentalista" è anche Alessandro Fiorani che volentieri si racconta addentando un krapfen alla crema: «Inverno o estate, bello o brutto che sia, io prendo la bici per i miei spostamenti quotidiani. Mi piace, inoltre, partecipare alle tante iniziative organizzate dalla città per celebrare le due ruote. Non appena ho saputo del "Giretto d'Italia", quindi, non ho esitato a venire anche per dare una mano nella gara contro le altre realtà italiane. Effettivamente possiamo portare a casa il successo, Ferrara permettendo».

Arrivati apposta per lo stand sono l'ex presidente della Circoscrizione Don Bosco, Luigi Baratta, e la moglie Nirvana Pedrazza. «Giusto sostenere la manifestazione. Noi, oltretutto, ci siamo sempre mossi con la bici per andare al lavoro o muoverci in città. La rete ciclabile di Bolzano, fortunatamente, invoglia i cittadini».
Qualcuno, nel frattempo, sfreccia via perché il lavoro e i cartellini da timbrare non attendono, ma la commerciante Franca Tabarelli una sosta se la concede: «Ogni tanto è giusto premiare i ciclisti per la loro coscienza ambientale». «Per lavoro inforco sempre la bici - le fa eco Karl Huck - e trovarmi il gazebo con queste delizie regalate mi ha fatto molto piacere. Aiuta a cominciare in modo positivo la giornata».
La partecipazione alla gara, insomma, è stata molto sentita e, semmai dovesse arrivare lo scudetto, tutti sono pronti al tradizionale carosello. Per strada, sì, ma col campanello.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4 maggio 2011

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