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martedì 31 maggio 2011
The Rose Nightmare Experience: lasciatevi andare all'incubo
Infilarsi in un incubo non sempre è cosa spiacevole, specialmente quando il sogno in questione è un presunto risveglio della terra dal torpore. E’ questo, però, il viaggio nel quale ci incamminano i trentini “The Rose Nightmare Experience” con la loro “When Earth Wakes Up” in lizza per il sondaggio lanciato sul sito del nostro giornale, dove hanno già incamerato 220 voti per un pregevole 6% sulle 3.500 preferenze totali. Il brano, ascoltabile in mp3 direttamente dalla sezione dedicata di www.altoadige.it e www.giornaletrentino.it, è un’autentica condensa del rock moderno imperniato quasi radicalmente su una batteria frenetica e una chitarra elettrica chiamata a non essere da meno. Nasce con questi crismi, dunque, “When Earth Wakes Up” che si appoggia sulla forza di una voce decisa con colorazioni, anche qui, da distillato rock rafforzate da un piacevole uso del canto “di richiamo” e della doppia voce nel segmento più melodico del pezzo. A realizzare il piacevole effetto sono, in aggiunta alla voce principale del chitarrista Tomas Menapace, il batterista Francesco Mengon e il bassista Nicola Costanzi. L’intero line up, ad eccezione del chitarrista Alessandro Fedrizzi, è chiamato quindi a pagare il proprio dazio in quanto a corde vocali, ma la resa generale sembra valere lo sforzo. Da protocollo, inoltre, l’immancabile assolo di chitarra elettrica.
Nelle loro storia, comunque, i The Rose Nightmare Experience ci tengono a mantenere ben dritta la barra della libertà da generi musicali prefissati. "Cerchiamo più che altro di creare musica intensa e penetrante, senza particolari schemi. L’influenza rock, in ogni caso, è avvertibile". Considerando le origini di cover band hard rock del gruppo la tendenza sembra inevitabile. Il guanto di sfida lanciato dalla pagina del sito di Upload, infine, conferma in pieno la grinta strabordante: "Il nostro sogno è quello di fornirci di un furgone e girare l’Europa sfondando le orecchie a chi non ci vuole ascoltare".
Alan Conti
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