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giovedì 26 maggio 2011

Casanova, funziona il mercato settimanale


BOLZANO. Casanova non attira i negozianti, ma fa gola agli ambulanti. Ogno venerdì si terrà il piccolo mercato - almeno fino a dicembre - in piazzetta Anna Frank, esattamente a ridosso del nuovo rione. Un'iniziativa che intende avvicinare alcuni servizi al nuovo rione. Ortofrutta, abbigliamento, rosticceria e fioreria: questa l'attuale formazione, ma tra ambulanti e residenti c'è già chi chiede un ampliamento dell'offerta con i banchetti del pane o del pesce. Eros e Martina Bon del banco dell'ortofrutta hanno accettato con entusiasmo la nuova avventura: «La vicinanza con il rione di Casanova è certamente un elemento importante in prospettiva. Non appena, infatti, la nostra presenza sarà nota potremmo cercare di generare un bel movimento, considerando anche le tante polemiche relative alla carenza di terziario nella zona». La concorrenza di altri negozi, oltretutto, è pressoché nulla. «A parte il piccolo supermercato - riprende Bon - non c'è proprio niente, quindi possiamo diventare un punto di riferimento per le famiglie del rione, vecchio e nuovo. Ora siamo in pochi, è vero, ma sarebbe bello coinvolgere anche i titolari dei banchi del pesce o del pane, sempre cercando di mantenere lo schema delle piccole dimensioni e dell'offerta diversificata». La stessa conformazione della piazzetta, infatti, non permette grandi bazar. «Certamente bisogna calibrare bene la propria offerta - interviene Daniel Woerndle di "Rolli's Grill Polli allo spiedo" - e anche noi dobbiamo, logicamente, prendere le misure alla nuova situazione e alle esigenze della clientela. Un'attività come la nostra, inoltre, ha bisogno di parecchio tempo per radicarsi. Casanova e via Ortles, comunque, per il suo mix tra vecchie e nuove generazioni è un terreno ideale dove provare a imporsi». La «sperimentazione» è assicurata fino a dicembre, anche se da parte di tutti traspare la voglia di concedersi ragionamenti di lunga prospettiva. «Dobbiamo farlo perché nei mercati non si possono tirare conclusioni azzardate», interviene il fioraio Mario Pinter De Tomas. «In linea generale più grandi sono le dimensioni e meglio si lavora, ma credo che questa zona della città possa davvero nascondere un ottimo potenziale, specie se riusciremo a mantenere un'offerta ben diversificata senza troppi doppioni». Chi loda Don Bosco è Daniele Magris dell'abbigliamento: «Lanciarsi in questa avventura ci è sembrato piuttosto naturale e in qualche mese speriamo di entrare nelle abitudini del rione. In futuro si potrebbe anche pensare di spostarci definitivamente all'interno di Casanova, nel tentativo di allargare l'offerta e interagire in modo sempre più stretto con le famiglie. Le polemiche sui servizi non ci riguardano, ma se possiamo colmare una mancanza commerciale siamo contenti». Sorpresa dalla novità è Loredana Marciana: «Nessuno ci aveva comunicato nulla, speriamo che adesso oltre al passaparola venga svolta un'azione capillare di promozione. Tutto il rione, infatti, si augura che questa avventura possa dare buoni risultati creando un effetto traino. Per completare il mercato, è evidente, ci vorrebbe qualche bancarella in più e pensare al pane o al pesce mi sembra la strada giusta. Ora, però, la differenza dobbiamo farla noi abitanti e sostenere questa iniziativa». Soddisfatto anche il consigliere comunale Pdl Enrico Lillo. «Da presidente di circoscrizione ho posto le basi per questa iniziativa che può tranquillamente rappresentare un primo passo verso uno sviluppo concreto di Casanova». (a.c.)
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