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venerdì 6 maggio 2011

Il rione Europa: via l'amianto dai tetti


BOLZANO. Rimuovere l'amianto al più presto perché ormai si è aspettato troppo. L'argomento tocca molto da vicino Europa-Novacella, specialmente nella zona di via Rovigo e via Novacella, densamente abitate e vicine ad alcuni istituti scolastici. Mentre diversi condomini hanno cominciato la bonifica per conto proprio, la Circoscrizione ha deciso di prendere in mano la questione e chiedere lumi sullo stato della discussione politica e sull'effettiva pericolosità di alcune coperture. E' andato in scena, quindi, un incontro tra l'assessore comunale all'ambiente Patrizia Trincanato e il vicepresidente del Quartiere Kilian Bedin (Svp). Sul tavolo la stima di 25 tetti da bonificare nel rione (130 in città). L'intento è accelerare gli interventi mentre dall'assessorato assicurano che si sono già tenuti i corsi di formazione per i dipendenti e a breve si procederà al riconoscimento ed eventuali lavori. «Ho avuto l'incontro con l'assessore - spiega Bedin - perché siamo chiaramente interessati che la questione si risolva nel più breve tempo possibile. Sappiamo che il Comune ha già aderito a un progetto di bonifica condiviso assieme alla Provincia ma attendiamo che, dopo i corsi che hanno frequentato, le guardie ecologiche possano riconoscere velocemente i tetti e intervenire tempestivamente. La nostra zona, infatti, è particolarmente abitata e densa di scuole, quindi merita attenzione assoluta. I contributi, comunque, sarebbero altrettanto auspicabili». Sulla questione interviene pure il presidente di Europa-Novacella Carlo Visigalli: «Più rapida è la risoluzione del problema amianto meglio è per il nostro quartiere. Sappiamo che le mappature dell'Appa e del Comune sono state svolte, ora attendiamo. Molto più complessa, invece, l'idea di prevedere un aiuto pubblico alle bonifiche perché va considerato chi ha già provveduto di tasca propria. Sarebbe ingiusto sfavorirli. Non a caso, comunque, abbiamo avviato dei contatti con vari amministratori di condominio per chiarire queste dinamiche». Intanto, però, alcuni condomini si sono visti recapitare in assemblea o nella posta preventivi che toccano anche quota 10.000 euro a famiglia per effettuare proprio la bonifica dell'amianto». La voglia di accelerare, comunque, è bipartisan: «Anche noi siamo favorevoli - spiega il consigliere del Pdl Jacò Meridiano - a snellire un meccanismo che da anni dovrebbe risolvere questa criticità. Ci sono, infatti, situazioni in cui la densità abitativa o la conformazione del rione impongono una priorità. Via Rovigo è tra queste. Sulla possibile partecipazione pubblica al pagamento dei lavori, invece, credo si debba discuterne in consiglio per uscire con una posizione unitaria. Ci sono aspetti come la retroattività, i requisiti d'accesso o le modalità di erogazione che sono complessi». «In questo caso - interviene Franco Giacomazzi (Lega Nord) - non c'è qualcuno cui ascrivere delle colpe assolute, né i costruttori dell'epoca né i residenti di oggi. Evidente, quindi, che chi si trova con un materiale cancerogeno sulla testa debba essere considerato come un soggetto debole e quindi non è corretto infierire chiedendogli di coprire interamente i pesanti costi. Cercheremo una soluzione perché con la salute non si scherza mai». Favorevole all'aiuto pubblico è anche l'ex presidente del quartiere Lorenzo Spinelli, oggi consigliere (Pdl). «Più che il Comune, però, credo che ci si debba rivolgere alla Provincia». L'assessore Trincanato, però, sul tema ha già pronto un progetto «che presenterò a breve in commissione ambiente con la richiesta di partecipazione dei presidenti di circoscrizione. Fino ad oggi, infatti, le verifiche di effettiva pericolosità sui siti venivano fatti dopo la segnalazione dei singoli o attraverso la recente mappatura dall'alto effettuata dall'Appa. Ora, dopo i corsi di formazione delle nostre guardie ecologiche in collaborazione con il Consorzio dei Comuni, contiamo di essere parte attiva nel rilevamento e nell'immediato intervento in caso di pericolo». (a.c.)

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