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domenica 8 maggio 2011

I residenti di Oltrisarco «Vogliamo un parco sotto il viadotto A22»



BOLZANO. L'eterno dilemma del parcheggio sotto piazza Vittoria blocca pure Oltrisarco e viale Trento. Sembra un paradosso, ma proprio sotto il viadotto dell'autostrada trova spazio il magazzino comunale dove sono adagiate centinaia di lastre che furono la pavimentazione della piazza del Monumento. Ora gli stessi blocchi sono destinati a tornare nella loro sede originaria non appena andrà in porto la riqualificazione pedonale. Un'area cani, alberi ad alto fusto contro lo smog o, addirittura, un piccolo parco: le soluzioni alternative portate avanti dai residenti. Per l'amministrazione, però, lo spostamento è impossibile per questioni economiche. A lambire, pochi metri più in là, l'irrisolta questione della famiglia Sinti dei Gabrielli, ancora stanziati nell'ex area cani. Ad accendere i riflettori sulla questione è Dario Caldart, residente di Oltrisarco: «Quelle lastre rappresentano ormai una bruttura per tutto il quartiere. Diverse persone mi raccontano di aver visto sbucare da lì i topi e altre schifezze. Se non altro andrebbe curato di più il mantenimento di un deposito pubblico. Sarebbe bello, però, che il Comune si attivasse per spostare le lastre e impiantare alberi ad alto fusto capaci di bloccare parte dello smog prodotto dalle vicine Autostrada e Arginale. Mi sono informato ed esistono alberi che hanno proprio questa funzione specifica: potremmo sfruttarli per migliorare l'aspetto estetico di una delle strade più discusse della città come viale Trento. E' insensato, infatti, chiederci di aspettare la fine dei lavori in piazza Vittoria perché passeranno, come minimo, altri 5 o 10 anni. La vecchia area della casa cantoniera, per esempio, sarebbe perfetta e, pur essendo provinciale, si può chiedere al Comune o alla Circoscrizione di trovare una mediazione. Si può considerare, infine, anche la possibilità di creare l'area cani al posto del deposito e tacitare le polemiche seguite all'arrivo dei Gabrielli che, da parte loro, meriterebbero migliore sistemazione». Proprio nella vicina microarea incontriamo Radames Gabrielli e Rinaldo Radesburg: «Certo, sarebbe molto bello riqualificare quello spazio. Non crediamo sia necessario che il Comune predisponga delle aree per i cani di cui dovrebbero occuparsi i padroni, ma riteniamo più adeguata una soluzione per le famiglie o per i bambini. Riguardo alla nostra posizione rimaniamo sempre parcheggiati qui, tecnicamente in sito "provvisorio". Continuiamo a sperare che l'amministrazione possa trovarci una sistemazione definitiva, ma lo scoraggiamento comincia a essere palpabile in tutte le nostre otto famiglie». Nives Boscaro lancia un'occhiata all'ammasso di piastroni: «Non è un bel vedere e se si decidesse di abbellire il luogo e riconsegnarlo per una qualsiasi attività alla gente ci guadagneremmo tutti». Rosalba Loss e Romeo Maratella tornano, invece, all'episodio di qualche giorno che ha visto cadere alcuni pannelli dai viadotti dell'Autobrennero. «Un pericolo incredibile perché, su un passaggio pedociclabile, poteva veramente innescare una tragedia. Speriamo che chi di dovere si sia attivato per verificarne le responsabilità. Il deposito, invece, potrebbe rappresentare una ricchezza da sfruttare meglio». L'A22, comunque, dopo la segnalazione del mensile di quartiere «Taxi» si è attivata in fretta e furia per la sistemazione e il controllo dei pannelli pericolanti sopra viale Trento. Torna sul destino del magazzino comunale, invece, la presidente di Circoscrizione Wally Rungger che chiude tutte le porte a soluzioni anticipate. «Le lastre torneranno al loro posto in piazza Vittoria e spostarle, nel frattempo, avrebbe dei costi di migliaia di euro. Lo stesso impianto di alberi ad alto fusto contro lo smog comporterebbe capitoli di spesa pesanti e non cambierebbe radicalmente la qualità di vita». Scetticismo condiviso dall'assessore comunale ai lavori pubblici Luigi Gallo: «Creare un parco in uno dei punti più inquinati della città? Francamente non mi sembra un'idea da sostenere con forza».
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