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domenica 15 maggio 2011
I ragazzi: «Finalmente all'avanguardia»
BOLZANO. Un'opera capace di innescare un salto di qualità per Bolzano e donarle maggiore visibilità tra i giovani. C'è grande entusiasmo attorno all'inaugurazione della nuova palestra Salewa. Al di là della sfilata istituzionale dell'inaugurazione ufficiale, chi veramente si è occupato di tagliare il nastro dell'opera ieri sono stati i ragazzi protagonisti del circuito europeo di gare "Rock Show". «Siamo di fronte a una palestra molto grande - le parole di Manuel Zublasing e Matthias Obexer - con un'altezza che la rende appetibile per tutti gli appassionati del Triveneto, ma anche di parte del Tirolo. Riportare Bolzano al centro di un settore sportivo è sicuramente una mossa azzeccata». «A livello tecnico - interviene Alexandra Ladurner, giovanissima climber che nonostante l'età siede già nella giuria del "Rock Show" - si tratta di una palestra molto valida. Solitamente in Alto Adige frequento la struttura di Merano, ma adesso le puntate verso il capoluogo saranno più frequenti. L'allenamento, infatti, non va mai sottovalutato, anche se la roccia regala sensazioni diverse». Idee molto chiare per Peter Plant: «Come potremmo non essere felici di avere a pochi passi la palestra più grande d'Italia? Sicuramente è un vanto e un motivo d'orgoglio, anche perché noi bolzanini non dimentichiamo le battaglie per ottenere un impianto che fosse all'altezza della città simbolo dell'Alto Adige e tra le più importanti nelle Alpi. Lo spazio in viale Trieste non era certamente un bel biglietto da visita. Nulla contro quella struttura, ma non era pensabile rimanesse l'unica disponibile per gli appassionati. La commistione tra pubblico e privato, comunque, si è rivelata una ricetta vincente». Niente trapela ancora sul costo del singolo biglietto d'entrata. «Speriamo vivamente che non sia troppo caro - interviene sul tema Paul Mair - altrimenti lo sforzo lodevole di elevare Bolzano nell'elite alpina per quanto riguarda questo sport sarebbe vano. Bisogna ricordarsi che i fruitori della struttura sono soprattutto giovani. Va apprezzata la giusta miscela progettuale di settori più tecnici e altri legati maggiormente alla potenza fisica». L'amico Martin Lanthaler offre il primo paragone: «Studio a Innsbruck e posso dire che finalmente Bolzano può ritenersi all'altezza delle città austriache in questa disciplina. Era un peccato che il capoluogo altoatesino fosse tagliato fuori da un movimento che vive in simbiosi con le Alpi». (a.c.) 14 maggio 2011
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