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martedì 31 maggio 2011

Bocce, abbandonato il parco Mignone


Quanti soldi sono necessari per un impianto di bocce di buon livello? Non meno di 32.000 euro, perlomeno a Oltrisarco.

E' questa la cifra, infatti, che le casse pubbliche hanno scucito per realizzare la pista del parco Mignone senza, peraltro, riuscire a prevedere alcuni difetti piuttosto evidenti.
Copertura in rete che paradossalmente copre poco, foglie e rami lungo la pista e mancanza assoluta di sedie o tavolini su cui sedersi e chiacchierare. Sull’altro piatto della bilancia, però, un segnapunti decisamente all’avanguardia e una generale sensazione di nuovo che a breve, però, sparirà.
In tutto questo si incastona il pasticciaccio brutto della gestione, inizialmente affidata con delibera all’associazione Asso e rigettata dopo la mancata soddisfazione di alcune migliorie considerate determinanti da parte della responsabile Anneliese Perathoner. Risultato? Al Mignone piste abbandonate in un batter di ciglia sia dalle istituzioni che dagli stessi amanti delle bocce che preferiscono altre zone come, per esempio, il riuscitissimo angolo conviviale all’interno della parrocchia del Santo Rosario dietro alla chiesa.
A fare la prima contabilità della spesa ci pensa il consigliere di Circoscrizione Giovanni Barborini, presidente di quartiere all’epoca in cui i campi furono progettati. “Sono stati spesi circa 32.000 euro per realizzarla con delle modifiche in itinere. Sicuramente la copertura volevamo farla meglio, ma talvolta bisogna fare i conti con le disponibilità economiche”. Barborini, dunque, invita alla linea morbida: “L’obiettivo era di creare una zona che, come prima funzione, fosse un luogo di socializzazione inserito nel verde, con uno scenario che vuole fare del Mignone un luogo di incontro intergenerazionale”. Iinsomma un luogo di socializzazione senza panchine e l’unicità di una pista da bocce che, come prima funzione, non prevede le bocce...

Alan Conti

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