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giovedì 5 maggio 2011
Via Vigna: passa mozione anti-sbarra
BOLZANO. Il consiglio comunale invita la giunta a sollevare la sbarra di via della Vigna e aprire il passaggio verso la casa di riposo di Firmian entro 90 giorni. Nel caso fosse necessario è previsto anche l'uso dello strumento dell'esproprio. Approvata ieri sera la mozione trasversale presentata da Sel con 29 voti a favore, 10 contrari e 5 astenuti per una conta che ha visto il Pd comunale dividersi nettamente. Del partito del sindaco, infatti, si sono astenuti i consiglieri Sergio Bonagura, Franca Berti, Mauro De Pascalis e Miriam Canestrini mentre lo stesso Luigi Spagnolli e Primo Schönsberg, seppur firmatario della mozione, si sono proclamati contrari assieme all'Svp. A favore, infine, Ubaldo Bacchiega. Fronte piuttosto compatto e lungo tutto lo schieramento italiano, invece, quello dei favorevoli. A presentare la mozione è stato il consigliere Sel Guido Margheri: «C'è l'utilità pubblica e la riapertura valorizzerebbe lo stesso spazio verde. Il pericolo della strada non ha motivo di esistere e i rilievi mossi dal vicesindaco Klaus Ladinser possono essere risolti con un'oculata gestione degli orari e della segnaletica, come peraltro avviene in tutto il resto d'Europa. Se per la terza volta l'atto di indirizzo non troverà applicazione, però, siamo pronti a chiedere la variante urbanistica». Pronta la risposta di Ladinser: «Non ci sono soluzioni legali percorribili e non vorrei si trattasse di una discordia etnica. Una soluzione va trovata, invece, per la struttura di Firmian». Il sindaco, dal canto suo, ha escluso qualsiasi ricorso alla forza: «Non intendo trascinare in tribunale la questione perché si allungherebbero i tempi sensibilmente senza trovare una vera soluzione. Invito l'opposizione a presentarmi avvocati che sosterrebbero questa strada. Continuo a voler cercare, al contrario, uno sbocco condiviso con i proprietari». Per tutta la sera, comunque, il Movimento 5 stelle ha accolto i consiglieri con un cartello di protesta, mentre il rappresentante in aula Claudio Vedovelli ha deciso di non intervenire per non correre il rischio di far slittare il voto imminente. Berti, De Pascalis e Bonagura, dal canto loro, hanno motivato la scelta di smarcarsi dalla mozione: «Il fine è chiaramente condiviso, ma non condividiamo il metodo di uno strumento che, probabilmente, non modificherà molto le cose. Sulla casa lungodegenti, comunque, bisogna insistere sulla soluzione alternativa della ciclabile considerata anche l'apertura del vicesindaco». É stata, comunque, una seduta tesa con tanto di vivace scambio di battute tra il consigliere comunale Pdl Paolo Bertolucci e il sindaco Luigi Spagnolli. Oggetto del contendere l'intervento in aula del presidente dei consorzi altoatesini Florian Brenner, autorizzato da uno votazione promossa dal presidente del consiglio Luis Walcher. «Non è possibile - accusa Bertolucci spalleggiato da gran parte dell'opposizione - che chiunque inviti un privato con interesse a parlare nella seduta. Non posso accettare, inoltre, che il sindaco mi accusi di icnoraggiare le guerre etniche». «Assolutamente normale - ribatte Walcher - ascoltare il parere di un esperto non interessato. Via della Vigna, è oggettivo, non può essere aperta per questioni di sicurezza, assicurazione e tutela dei proprietari che investono nella manutenzione». Lo stesso Bertolucci, infine, durante la seduta ha consegnato nelle mani del sindaco più di 500 firme raccolte nella casa lungodegenti da dipendenti e familiari dei pazienti con la richiesta di una pista ciclabile in via Castel Firmiano.
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