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martedì 8 febbraio 2011

San Quirino accusa: «Buche nell'asfalto e rifiuti importati»


di Alan Conti
BOLZANO. Lungo la strada corrono diverse buche e il marciapiede, sconnesso, ha già fatto qualche vittima tra gli anziani eppure via San Quirino non rientra nemmeno quest'anno tra le vie oggetto di asfaltatura e sistemazione da parte del Comune. Residenti ed esercenti palesano tutta la loro perplessità e chiedono un ripensamento. Qualcuno, invece, prova a dare una spiegazione tecnica dei mancati lavori considerando sempre che un cantiere rappresenta per molti esercizi commerciali un grosso limite. In generale, però, si può dire che Bolzano in pochi giorni registra il paradosso di una strada, via Leonardo Da Vinci, dove i lavori programmati in futuro sono visti come fumo negli occhi a un'altra, via San Quirino per l'appunto, dove la ripavimentazione è al contrario auspicata, ma non prevista. In tutto questo fanno capolino altre piccole criticità della zona come il pendolarismo dei rifiuti, la mancanza di una linea del bus di transito o il parcheggio selvaggio delle auto lungo i marciapiedi. Il primo a sollevare la questione è stato il consigliere comunale Vitantonio Gambetti: «Il Comune - ha dichiarato qualche giorno fa - ha previsto una spesa tra i 3,5 e i 4 milioni per il rifacimento delle strade, ma si è dimenticato di via San Quirino». «Un intervento per mettere a posto strada e marciapiede sarebbe necessario - conferma Bruno Luchin - e ormai lo chiediamo da troppo tempo». Risoluto Fabrizio Di Tolla, titolare di un tabacchino lungo la via: «Le buche vanno chiuse assolutamente. Mi risulta che ci sia pure un problema legato allo scolo dell'acqua». Sbuca dal cortile di casa Mario Paris e, guardando a terra, scuote la testa. «Danneggiamenti e imperfezioni del manto stradale sono ormai troppi. Non dimentichiamo, però, un altro grande fastidio: il pendolarismo dei rifiuti. Moltissime auto arrivano dai paesi del meranese e, transitando di qua, scaricano qualsiasi rifiuto nei bidoni verdi: uno scempio che bisogna punire o fermare. Abito in via San Quirino da 45 anni e il cambiamento peggiore, comunque, è certamente legato alla quantità di macchine. Oggi, infatti, i marciapiedi sono pieni di auto in sosta. Chiediamo più attenzione». Barbara Sacchet è la titolare della lavanderia "La rapida": «Vero che l'asfalto non è sempre perfetto, ma sono molto più pericolose le bici che sfrecciano in contromano in direzione piazza Vittoria». Buttano acqua sul fuoco e invitano i colleghi a reagire, invece, Francesca Ruscio e Stefano Predenz, titolari del bar "Picchio". «Siamo stufi di sentire lamentele: spetta anche a noi esercenti ravvivare la strada. Proprio per questo intendiamo promuovere una festa della via, ma abbiamo bisogno della partecipazione e dell'entusiasmo di tutti. Sull'asfalto ci sono state discussioni in passato, ma i tecnici avevano rilevato delle difficoltà legate al livello della strada rispetto ad alcune cantine, preventivando un'opera piuttosto lunga e complessa. Ora, se dobbiamo competere commercialmente con il Centro storico, non possiamo permetterci di fermare tutto per mesi». Posizione diametralmente opposta, infine, quella di Pietro Di Gualco, titolare dell'edicola "Il semaforo", e della residente Silvia Allegri. «La carreggiata non preoccupa più di tanto, ma il marciapiede non è presentabile, oltre che molto pericoloso».
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1 commento:

  1. Vorrei segnalare questo interessante sito www.citywarn.it che permette in qualsiasi momento di denunciare con una foto quello che non va in città,
    dalle buche in strada ai graffiti ai rifiuti ingombranti abbandonati sui marciapiedi.

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