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domenica 15 maggio 2011

Park Fiume, coop pronta a chiedere i danni


BOLZANO. Pronti a chiedere 200.000 euro di danni e aprire la strada a una ridda di ricorsi verso i parcheggi interrati che saranno bloccati dall'amministrazione comunale. La risposta al compromesso sul garage di via Fiume da parte della cooperativa "Park Fiume" è di quelle forti: non solo chiusura totale, ma addirittura un contrattacco legale deciso per tutelare gli investimenti dei 145 soci, divisi tra le autorimesse di via Fiume e quella di via Gorizia. Il presidente della coop "Park Fiume" Ferrari ha guidato l'attacco frontale a politica e comitato contrario supportato dal presidente di Confcoop Andrea Grata e da due soci di peso come l'avvocato Francesco Coran e il segretario provinciale della Uil ed ex assessore all'urbanistica Toni Serafini. Punto per punto sono state smontate le tesi di chi non vuole l'opera: La coop ha presentato anche una diffida con messa in mora indirizzata alla giunta comunale. «Nella diffida chiediamo - le parole dell'avvocato Coran - la concessione dell'area, preludio alla licenza edilizia entro 30 giorni. In caso contrario avanzeremo richiesta di risarcimento danni per una somma minima di 200.000 euro perché nel decimo bando vinto dal nostro progetto il Comune non si preserva alcun diritto di ripensamento, ma semplicemente si impegna a consegnare l'area alla proposta capace di coinvolgere il maggior numero di soci residenti nelle vicinanze. Non solo, la nostra autorimessa gode del parere favorevole dell'ufficio provinciale dei bacini montani, dei tre saggi deputati alla tutela degli insiemi, della Giardineria e dell'ufficio mobilità comunali. Non esiste ragione oggettiva per bloccare tutto, se non logiche legate al consenso popolare ed elettorale». Dopo essere rimasti in silenzio a lungo, insomma, i responsabili della "Park Fiume" ribattono con estrema fermezza su tutti i temi contestati dal comitato contro il parking interrato capace di raccogliere oltre 3.000 firme. «Si è messa in moto - le parole del presidente della coop Guido Ferrari - un'opera denigratoria e assurda su un progetto che valorizza l'intera Passeggiata, libera le strade attigue dagli stalli e permette la costruzione di una pista ciclabile in via Fiume laddove oggi decine di persone transitano sulle due ruote in contromano per raggiungere il lungofiume». D'accordo: i rilievi, però, erano di carattere più ambientale. «Si è detto che vogliamo aumentare il traffico quando già oggi via San Quirino è tra le strade più trafficate e gran parte del transito è formato da residenti che non trovano posto e sono costretti ad anelli continui». Critiche hanno sollevato pure la sistemazione di superficie e il destino di alcuni alberi. «La trattativa con la Giardineria è stata tra le più serrate e alla fine degli 80 centimetri di spessore a terra che proponevamo siamo arrivati a concederne 1,75 metri: spazio sufficiente a piantare un baobab. Non dimentichiamoci, comunque, che le Passeggiate stanno a cuore anche a molti nostri soci che non possono essere impazziti di colpo». Veniamo agli argini. «Gli uffici tecnici - riprende Ferrari - hanno dato il via libera purchè non si toccasse il muro d'argine che noi non solo non sfioreremo, ma rafforzeremo con una parete di cemento armato. I rischi di esondazione sono pari a zero. Ricordiamoci che il sindaco Luigi Spagnolli, il vice Klaus Ladinser e l'ex assessore Stefano Pagani definirono tutto questo come "un'opera molto bella che gode della soddisfazione della giunta"». «Abbiamo accettato - conclude Ferrari - di dividere i lavori in quattro lotti, ora siamo stufi. Il Comune ci ha persino chiesto un rendering della zona, ma mi chiedo allora su che basi abbiano votato. Voltafaccia e compromessi non sono accettabili e ognuno si assuma le sue responsabilità, soprattutto chi porta avanti della politica becera». «Nella mia legislatura - ricorda Serafini - si fecero 23 garage interrati e nessuno fu così osteggiato. Non è vero che qui ci sono soci che abitano in piazza Vittoria: esiste una mappa che parla chiaro e il più lontano è al massimo in via Carducci». La grande minaccia, però, arriva dell'avvocato Coran: «Ritengo che tutte le cooperative vincitrici del bando e oggi bloccate per motivi non giuridici possano tranquillamente seguire la strada della richiesta danni all'amministrazione». 13 maggio 2011

1 commento:

  1. Qui parlano tutti dei benefici dei parcheggi, ma come la mettiamo con l'esproprio del terreno che è avvenuto per garantire un accesso alla passeggiata, ora essendoci interessi privati, non ci sono tutti gli estremi per un'azione di rivendicazione?

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