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sabato 25 giugno 2011

Barriere antirumore lungo la ferrovia ai Piani e a Rencio


BOLZANO. Barriere antirumore lungo la ferrovia sì, ma con suggerimenti da prendere in considerazione e perplessità da fugare. Approvato in circoscrizione Centro il progetto concordato da Rfi e istituzioni che dovrebbe abbattere l'inquinamento acustico causato dal passaggio dei treni in buona parte dei Piani e di Rencio. Un voto unanime che, però, presenta un elenco di postille spiegate dal presidente Rainer Steger e volute da diversi consiglieri: «Vogliamo capire bene come mai Rfi ci abbia proposto una tipologia di barriera esteticamente più impattante quando esistono delle proposte innovative e forse più adatte. Sappiamo, comunque, che si tratta principalmente di una questione di costi, quindi pur di arrivare finalmente a un risultato siamo disposti ad accettare il compromesso». Altri punti elaborati dal consiglio riguardano, invece, l'ubicazione delle barriere. «Chiederemo - prosegue Steger - di allungare il tratto protetto sul lato sud ai Piani di circa 50 metri verso est per includere pure la zona abitata del Premstallerhof e proporremo un allungo anche a nord di 550 metri per tutelare una zona più ampia di Rencio». Ci sono, poi, due nodi legati alla situazione di viale Trento: «Allo stato attuale delle cose pare che nulla si possa fare lungo quel binario perché le case sono troppo attaccate al percorso del treno. Pretendiamo, però, che si cerchino soluzioni e tecnologie alternative, mentre stiamo già valutando l'opportunità di concedere un contributo a chi abita nei piani superiori e intende cambiare le finestre. Le barriere, infatti, possono arrivare fino a una certa quota, ma economicamente potremmo venire incontro anche alle famiglie che risiedono più in alto». Prime risposte ai quesiti posti dalla Circoscrizione arrivano dal direttore dell'ufficio aria e rumore provinciale Georg Pichler: «Su viale Trento, purtroppo, sarà praticamente impossibile intervenire data la vicinanza con le abitazioni, ma stiamo già predisponendo lo studio di alcune tecnologie capaci di lavorare direttamente sul binario. I primi esperimenti verranno condotti nella zona di Bronzolo, poi speriamo di poterli replicare pure su viale Trento». Va chiarita, inoltre, la questione della scelta delle barriere. «Da una parte abbiamo strutture interamente in calcestruzzo, dall'altra opere in calcestruzzo e acciaio che hanno il vantaggio di essere modulabili. Abbiamo scelto con Rfi le prime perché in armonia con quelle già preesistenti e hanno un costo di circa la metà. Non solo, da un punto di vista di tutela del rumore le prestazioni sono pressoché identiche. Per l'intera operazione, comunque, la Provincia prevede un esborso di circa 12 milioni su tutta la tratta del Brennero, mentre solo per Bolzano sono stati stanziati 1,8 milioni di euro». (a.c.)

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