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lunedì 20 giugno 2011

Laura Chiatti sul set nel centro di Bolzano «Che bella città...»


di Alan Conti
zoom

BOLZANO. Motore, azione e...paralisi di piazza Erbe. Il celebre mercato ortofrutticolo ha fatto ieri da cornice al set del film "Il volto di un' altra" di Pappi Corsicato con protagonista Laura Chiatti. Dividendo i bolzanini: passeggiando tra le bancarelle, infatti, in moltissimi sono rimasti stupiti dalla deviazione sul marciapiede imposta dalla polizia municipale durante le riprese. Due le reazioni contrapposte: ammirazione per uno spettacolo decisamente insolito e fastidio per l'imprevisto, con una decisa preponderanza per la prima. Fin dalle prime ore del mattino, comunque, la produzione ha cominciato a prendere possesso della piazza scegliendo come location particolare la macelleria "Peter Egger" per la sua architettura estremamente tradizionale. Nelle intenzioni della troupe quello di Bolzano doveva essere un set blindato: niente fotografie, bandite le domande al cast e massimo riserbo sul girato. Con il passare dei minuti, però, anche la componente romana della produzione si è accorta che il sabato mattina in piazza Erbe a Bolzano è quanto di meno appartato ci possa essere. Sussurri dell'equipe, infatti, parlano di un suggerimento, inascoltato, da parte dei tecnici bolzanini che avrebbero voluto schioccare il ciak alle prime luci dell'alba. In assenza di Alessandro Preziosi, comunque, tutti gli sguardi erano rivolti alla ricerca di Laura Chiatti che nella pellicola interpreta il personaggio di Bella, di nome e di fatto. Durante la scena in piazza, però, l'attrice ha indossato una maschera che la rendeva praticamente irriconoscibile. La trama, infatti, prevede un'oscillazione tra sogno e realtà con al centro una clinica di bellezza: si spiegano così le tante comparse con il volto fasciato dalle bende sanitarie. Chiatti, vestita con un'elegante pelliccia bianca e nera invernale, nella scena 42/A di Bolzano si stupisce della propria effige in vetrina e viene adocchiata sull'uscio dal personaggio interpretato da Lino Guanciale: frammento ripetuto con meticolosità da Corsicato per almeno cinque volte. In scena, comunque, Laura ha indossato due tacchi vertiginosi che a un certo punto le hanno strappato una disperata richiesta di «una soletta» per alleviare il dolore. Nelle pause tra un ciak e l'altro, comunque, l'attrice ha accettato con un sorriso saluti e qualche foto dei pochi bolzanini che hanno preso coraggio avvicinandola. «E' la prima volta qui - ci racconta - e devo dire che mi piace molto l'atmosfera della vostra città. I Portici e l'architettura generale mi ricordano alcuni scorci di Bologna, dove passo molto tempo quando vado a trovare il mio fidanzato, da Perugia. Finalmente il tempo ci ha concesso una tregua e arriviamo direttamente dalle temperature rigide di San Candido e della Val Pusteria: meno male che il film è ambientato in inverno. Per tre settimane e mezzo, comunque, abbiamo fatto tutti gli esterni e devo dire che gli altoatesini sono stati molto carini e pazienti assecondando tutte le nostre richieste. Li ringrazio». Dopo la partenza alle 4.30 dalla montagna, i camion della produzione che hanno riempito ieri Piazza Università hanno fatto rotta in serata verso Roma. Alle spalle si lasciano una Bolzano dal doppio umore. Da una parte gli emozionati come l'agente della polizia municipale coinvolta a sorpresa come comparsa e poi preoccupata per aver accettato sull'onda dell'entusiasmo, senza chiedere prima il permesso ai superiori. Dall'altra, invece, gli arrabbiati come Hamza Sas, titolare del banchetto davanti al quale si sono svolte le riprese: «Abbiamo perso tutto il sabato mattina, per noi è un danno economico». Il saluto gentile della Chiatti, ne siamo certi, sarà stato un buon risarcimento.
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