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sabato 18 giugno 2011

Park Fiume: decisiva la perizia geologica


i Alan Conti
zoom

BOLZANO. Assemblea pubblica affollata e infuocata ieri sera nell'aula magna dell'Ipsct "De Medici" per la discussione sul parcheggio in via Fiume. Favorevoli e contrari si sono scontrati dialetticamente dopo gli interventi del sindaco Luigi Spagnolli e del city manager Helmuth Moroder. L'amministrazione, comunque, ha illustrato progetti e potenzialità della nuova opera, insistendo forse più sul contorno che non sul parking vero e proprio. A bocce ferme, comunque, la realtà vede il discusso cantiere legato alla conformazione del muro d'argine che sarà svelata dai rilievi geologici: se verticale si procederà con il cantiere, se obliquo il progetto sarà abbandonato. Il sindaco, in apertura, ha illustrato i passaggi istituzionali che hanno portato alle porte della realizzazione del parking. La vera spada di Damocle, però, è legata all'argine del fiume: «Sarà quella la vera discriminante. Se il muro sarà verticale ci saranno le condizioni per intervenire, in caso di obliquità il progetto andrà abbandonato. I rilievi, costosi, verranno fatti da un geologo professionista». Una battuta pure sulle paventate alternative: «Piazza Vittoria è bloccata dalle trattative con lo Stato proprietario del Monumento, mentre davanti allo stadio Druso dobbiamo aspettare gli sviluppi legati alla cittadella di Laives». Il sindaco è poi tornato sulla delibera di stralcio bocciata dal consiglio comunale: «Restituirò comunque la delega al consigliere Margheri». Di tutti gli interventi che ruotano attorno al parcheggio di via Fiume come aggiunta o risarcimento alla zona limitrofa se ne è occupato il city manager Helmuth Moroder. «Faremo interventi in un raggio di 350 metri: via Zara cambierà pavimentazione e arredo senza posto auto, via una fila di macchine in via San Quirino con marciapiedi ampi e nuova alberatura, mentre in via Fiume si realizzerà la ciclabile di collegamento est-ovest verso il Talvera e all'intersezione di via San Quirino e viale Venezia potrà vedere la luce una rotonda più bella e sicura. Altri interventi, inoltre, sono previsti in via Dante e via Cassa di Risparmio riordinando le soste disordinate e peicolose. Via Wendelstein, infine, riavrà marciapiedi percorribili togliendo i parcheggi». Il pubblico, però, si accende per la discussione del progetto. «Pianteremo addirittura più alberi di prima» è la frase che scatena un ironico applauso. «Il cantiere - continua Moroder - sarà vigilato seguendo le prossime direttive dei Bacini Montani, ma tutta la passeggiata sarà mantenuta percorribile. Miglioreremo pure gli accessi». Il vero rodeo, però, si accende con gli interventi da parte del pubblico, cui va fatta abbondante tara dei problemi eccessivamente personali. «Da anni aspettiamo una sistemazione in viale Druso e per il verde non farete nulla. Il sindaco non può disporre così dei soldi pubblici» attacca Gimmi Amato del movimento "Convivenza e Politica". Johann Heiss, dal canto suo, ha presentato una serie di fotografie di via San Quirino: «In questa strada il traffico è già sostenuto, migliorandone la viabilità si accentuerà questa criticità. Perché non si costruisce un parcheggio sotto via Combattenti oppure sfruttando la futura dismissione del carcere?» «Parliamo del parcheggio - alza la voce Nunzia Scatola - e affermiamo con forza la necessità per noi residenti di averlo. Siamo stufi di girare per ore alla ricerca di un posto». Il consigliere comunale Pd Ubaldo Bacchiega ne approfitta per svelare il proprio voto in aula «a favore che mi è costato pesanti richiami da parte del comitato. L'emendamento presentato dal sindaco è stato decisivo nel farmi cambiare idea. Mi chiedo come Guido Margheri possa ancora fare parte della maggioranza». Verena Segato, tra le anime della protesta che anche ieri ha accolto i partecipanti con eloquenti cartelli all'entrata della scuola, interviene nel dibattito: «Gli alberi e uno spazio pubblico socialmente importanti sono stati sacrificati alle logiche di partito. La maggioranza è succube di sindaco e Svp». «Occorre - l'opinione del segretario di Rifondazione comunista Fabio Visentin - cercare dei compromessi. A questo punto le assicurazioni comunali e lo stralcio dei parking in piazza Mazzini e via Visitazione sono sufficienti». Roberto Dall'Armi, invece, chiede «controlli sull'effettiva vicinanza dei soci al parcheggio ed eventuali subaffiti irregolari». «Ci sono persone che hanno il garage - spiega la residente Maria Cristina Bartolameolli- e lasciano l'auto all'esterno. È stato fatto un censimento dell'effettiva necessità?» Paolo Giacomoni, dal canto suo, torna sui decisivi carotaggi «che dovranno essere affidati a tecnici affidabili e non legati alla cooperativa o al Comune». Cerca di rispondere ad alcune domande l'avvocato della coop Francesco Coran: «Tutti i soci sono vicinissimi all'opera e per entrare è necessario non essere proprietari di un box. La realtà, comunque, è che chi abita vicino non vuole sopportare il disagio di pochi mesi del cantiere». C'è spazio, invece, per un annuncio del sindaco di controlli a tappeto sui garage: «Vogliamo controllare minuziosamente la situazione in tutta la città. Chi fa il furbo sarà sanzionato e chi è a conoscenza di situazioni poco chiare le segnali al Comune». Scena muta, infine, dell'assessore alla viabiltà Judith Kofler Peintner.
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1 commento:

  1. Qui parlano tutti dei benefici dei parcheggi, ma come la mettiamo con l'esproprio del terreno che è avvenuto per garantire un accesso alla passeggiata, ora essendoci interessi privati, non ci sono tutti gli estremi per un'azione di rivendicazione?

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