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sabato 11 giugno 2011

Parcheggi e niente strade chiuse: la ricetta per rianimare via Torino


BOLZANO. Nuovi parcheggi. Valorizzazione dell'arredo urbano e no secco alle strade chiuse al traffico. Questi i risultati della rilevazione fatta da Confesercenti tra gli abitanti sul centro commerciale "naturale" tra via Palermo-via Milano-via Torino-via Dalmazia. Sei operatori dell'associazione, tra cui il direttore Domenico Sacco, il presidente Paolo Pavan, la responsabile di progetto Claudia Masera e dei mercati Mirco Benetello, hanno consegnato a residenti e passanti un questionario. Queste le loro risposte. Il campione scelto è stato di 120 persone: le loro risposte saranno analizzate al lavoro specifico centro commerciale naturale che coinvolge anche Comune e Provincia. «Se è vero che la situazione del traffico è migliorata - comincia Marzia Gollin - non possiamo dire lo stesso per i parcheggi». Mauro Ditadi, invece, è tra i pochissimi preoccupati dall'aspetto della sicurezza. «Per rendere appetibile questo quartiere è necessario porre più attenzione alle frequentazioni serali di alcuni luoghi come la passeggiata Jordan. Eviterei, invece, di modificare l'orario di apertura dei negozi». Curioso il confronto dei prezzi operato da Antonella Molini: «Rispetto a Verona, a dispetto di quanto si dice, sono convinta che nel settore alimentare le zone popolari di Bolzano siano molto più convenienti. E' l'abbigliamento, però, dove dobbiamo lavorare di più per essere davvero competitivi. Se parliamo di centro commerciale, infatti, sono questi i metri di paragone con cui confrontarci e lo stesso discorso vale per i parcheggi. Pochi». Edith Huber Santifaller loda un rione capace di attirare clienti anche da altre zone della città ma lascerebbe perdere l'idea di chiudere alcune strade al transito delle auto: «Non credo sia una misura adatta allo sviluppo del commercio». Il mantra del posteggio, invece, torna a fare capolino nelle parole di Walter Berretta: «Sembra un disco rotto, ma effettivamente è una carenza pesante se si intende intercettare un pubblico che si muove anche con l'auto e non solo a piedi o in bici». Pendolari come Lucia Setaro, in arrivo da Cornaiano. «Le condizioni, al momento, sono totalmente svantaggiose per chi intende avvicinarsi dai paesi vicini a Bolzano. Prezzi salati per la sosta e scarsa offerta pesano». Milena Postinghel, invece, rivedrebbe volentieri gli orari «chiudendo il sabato e la domenica perché tutta la cittadinanza va abituata ad avere maggiore rispetto delle festività e dei giorni da passare in famiglia. Il grande vantaggio delle zone popolari rispetto al Centro, comunque, è quello di poter fare leva su un maggiore rapporto di fidelizzazione con il cliente. La fiducia, infatti, può fare la differenza contando, talvolta, più della sola convenienza». Sempre nel solco delle differenze con le più rinomate vie centrali interviene Rita Bertagnolli: «Nel nostro quartiere si può ancora sfuggire all'omologazione che invece sta avanzando progressivamente oltre ponte Talvera». Al tavolino del bar "Al Virginia", intanto, Sacco e Pavan stilano un primo bilancio. «Andrà valutata bene la questione parcheggi, ma hanno un peso importante gli aspetti di arredo urbano, traffico e la comodità di fare acquisti vicino a casa». Centrale il ruolo del mercato «scelto per l'offerta di prodotti freschi - conclude Claudia Masera - ma anche come momento di socializzazione».

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