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lunedì 6 giugno 2011
Cassoni, stand, transenne: il Centro protesta
05 giugno 2011 — pagina 11 sezione: Cronaca
BOLZANO. Il Festival del gusto non convince i commercianti. Soddisfatti per l’afflusso dei turisti, critici per l’organizzazione, che li ha esclusi. «Hanno occupato strade e piazze sacrificando la visibilità dei negozi», attaccano. Insomma, sotto accusa è sempre l’«effetto suk» su piazza Walther e dintorni. Critiche anche alla gestione della viabilità: «Centro irragiungibile, arrivano i turisti ma perdiamo i bolzanini»
Bolzanini barricati in casa per evitare la ressa. Strade e piazze invase da stand e transenne. “Effetto suk” moltiplicato. Nessun coinvolgimento dei commercianti. Sono queste le falle denunciate dagli operatori del Centro in occasione del Festival del Gusto. In molti hanno deciso che oggi non terranno aperto in segno di protesta. La polemica innescata in via Grappoli dopo la costituzione di un “circuito” per una gara di carretti delle mele non si placa nemmeno nel secondo giorno di manifestazione. Stavolta, però, la riflessione dei commercianti si allarga e abbraccia la gestione globale delle iniziative che troppo spesso taglia fuori, in fase progettuale, gli stessi negozianti. Nessuno, ben inteso, punta il dito contro una festa che indubbiamente calamita per le strade centinaia di turisti e clienti, ma la necessità di non trovarsi sempre di fronte al fatto compiuto è sempre più viva dietro alle casse. «Accade tutto all’improvviso - le parole di Gemma Martorino, titolare del bar “Epulario” in via della Rena - ecco quello che ci infastidisce. Nessuno, per esempio, ci ha comunicato quali iniziative sarebbero state realizzate per il Festival né mai è stato fatto in passato». Erion Ceka dell’imbiss “Skampini” conferma: «Troppo spesso ci troviamo impreparati e questo, oltretutto, non ci permette di offrire un servizio pubblico aggiuntivo d’informazione. Promuovere gli eventi, in fondo, vuol dire anche questo.
«Chiuderci con le transenne per il percorso delle carrette delle mele è stato comico - intervengono Roberto Filippi e Lorenzo Pizzini, titolari del tabacchino in via Grappoli - ma davvero si sente la mancanza di una pubblicazione dedicata alle manifestazioni in centro. Mancano informazioni e coordinamento». Hannes Grünberger dell’omonima macelleria promuove il Festival, pur con qualche appunto. «Le piccole polemiche non possono nascondere che ci siamo ritrovati una splendida occasione di lavoro con un afflusso da grandi numeri. Personalmente, considerato l’importante investimento, avrei scelto il periodo autunnale per intercettare un turismo più variegato. Il vero problema, comunque, è il Comune che non muove un dito per favorire il commercio del Centro. Venire a fare shopping in queste strade, infatti, ormai è diventato poco appetibile con un costo dei parcheggi imbarazzante. Se le iniziative con i turisti funzionano bene dobbiamo muoverci per non perdere i bolzanini». A montare le transenne incontriamo Simone Franchini, responsabile dei lavoratori della zona delle mele. «E’ assurdo che i commercianti si lamentino di una manifestazione che attira centinaia di lavoratori e porta loro un’enorme mole di lavoro. Se qualcuno decide di non aprire per protesta sono problemi suoi e risulta francamente ridicolo considerando tutte le altre strade di Bolzano che farebbero carte false per “sopportare” un percorso di cassette delle mele in cambio di un simile ritorno». Piuttosto scoraggiata, invece, è Stefanie Verant del negozio “Coccinelle” in piazza del Grano, sostanzialmente murato da uno stand della manifestazione. «Addirittura l’altro giorno si erano posizionati esattamente davanti all’entrata, incredibile. Purtroppo è sempre così e mai nessuno ci comunica nulla. Non credo sia difficile mettere in piedi un servizio di newsletter o di comunicazione cartacea dei vari appuntamenti: il Comune, oltretutto, non è poi così distante. Durante il Mercatino di Natale, infatti, si ripete lo stesso disagio. Un sistema informativo più efficiente, inoltre, potrebbe permetterci di pianificare meglio le domeniche di apertura per le quali va inoltrata richiesta qualche settimana prima». Claudio e Alessandro Marchesini, titolari del bar “Domino” sostengono il festival: «Siamo onesti, è una festa ben organizzata e capace di generare un gran movimento. Noi siamo stati coinvolti con molto anticipo e con grande soddisfazione. Piazza Walther abusata? Per la verità molte feste sono state soppresse e adesso il livello è accettabile. Sarebbe da rivedere, semmai, l’esposizione delle foto di montagna che viene ospitata in una struttura inguardabile». (a.c.)
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