Chiudere un cerchio che comincia con la musica, passa per la gastronomia
e si conclude con la riflessione e l'assistenza a quel complesso
fenomeno che è l'autismo. La festa che stasera troverà posto a Laives in
via Sottomonte è di quelle con il sapore della genuinità e il valore
della solidarietà. Tutto il ricavato sarà infatti girato
all'associazione "Il Cerchio" gestito dalle giovani Verena Isaia ed
Elena Bertoluzza che si concentra alle forme di assistenza, rete e
correlazione per chi è affetto da autismo, chiaramente con i bambini in
primo piano.
"Avremo musica, cibo, ma anche lo spettacolo dei mangiafuoco e la truccatrice per i bimbi - spiega Verena Isaia, una delle curatrici del progetto "Il Cerchio - concretizzando così una festa che ha coinvolto molte anime del territorio. Molto, però, lo dobbiamo a una zia di un bimbo colpito da autismo che è stata il vero motore di questa serata". "Il fenomeno di questa malattia - le fa eco la collega Elena Bertoluzza - è molto complesso e vario, direi un arcolbaleno con mille colori e sfaccettature. In genere possiamo dire che oggi è molto più conosciuto di un tempo, forse anche grazie ad alcune storie che sono finite in televisione, tuttavia si può sempre fare di più e meglio. In particolare ci piacerebbe riuscire a diventare proprio un aiuto di sostanza a chi si trova a vivere queste difficoltà con il preciso impegno di non farli mai sentire troppo soli".
Cibo affidato alle mani del Gruppo Alpini Bolzano, regia di Sottomonte Live e servizi offerti dalla vicinissima struttura di lungodegenti: il lavoro è di team e trasversale.
Tra gli obiettivi più prossimi del "Cerchio" un servizio di baby sitting specializzato, ma anche una sempre più stretta collaborazione con la scuola e le associazioni per costruire attorno alle famiglie che affrontano questa montagna una struttura sociale solida. L'associazione è giovane, hanno idee e voglia: un hamburger, una fetta di polenta o una trippa valgono bene una chiusura di un bel cerchio tondo.
"Avremo musica, cibo, ma anche lo spettacolo dei mangiafuoco e la truccatrice per i bimbi - spiega Verena Isaia, una delle curatrici del progetto "Il Cerchio - concretizzando così una festa che ha coinvolto molte anime del territorio. Molto, però, lo dobbiamo a una zia di un bimbo colpito da autismo che è stata il vero motore di questa serata". "Il fenomeno di questa malattia - le fa eco la collega Elena Bertoluzza - è molto complesso e vario, direi un arcolbaleno con mille colori e sfaccettature. In genere possiamo dire che oggi è molto più conosciuto di un tempo, forse anche grazie ad alcune storie che sono finite in televisione, tuttavia si può sempre fare di più e meglio. In particolare ci piacerebbe riuscire a diventare proprio un aiuto di sostanza a chi si trova a vivere queste difficoltà con il preciso impegno di non farli mai sentire troppo soli".
Cibo affidato alle mani del Gruppo Alpini Bolzano, regia di Sottomonte Live e servizi offerti dalla vicinissima struttura di lungodegenti: il lavoro è di team e trasversale.
Tra gli obiettivi più prossimi del "Cerchio" un servizio di baby sitting specializzato, ma anche una sempre più stretta collaborazione con la scuola e le associazioni per costruire attorno alle famiglie che affrontano questa montagna una struttura sociale solida. L'associazione è giovane, hanno idee e voglia: un hamburger, una fetta di polenta o una trippa valgono bene una chiusura di un bel cerchio tondo.
Alan Conti
Sito dell'associazione: www.ilcerchio.it
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