C'è un convitato di pietra ingombrante che oggi si è seduto al tavolo
della giunta comunale. Le elezioni provinciali si fanno sentire in tutta
la loro incombenza e soffocano sostanzialmente due questioni di
stringente attualità: il prolungamento del Mercatino e la vendita del
l'hotel Alpi. Il primo, come prevedibile, non incontra il favore di
tutta la giunta neppure nella sua versione ridotta e camuffata tanto che
il primo cittadino già si affanna a chiamarlo in modo differente, il
secondo dovrebbe arrivare a un orientamento preciso solo dopo il voto
con la società di Benko meno abbottonata sulle intenzioni. In ogni caso
il Mercatino lungo avrà bisogno di un passaggio in maggioranza non
facile perché già qualche assessore e lo stesso sindaco hanno ammesso di
preferire qualcosa di diverso e maggiormente innovativo di un
"Befanamarkt". Meno appariscente, ma comunque presente, l'appunto per
cui a molti bolzanini il prolungamento andrebbe di traverso in ottica
traffico e assalto turistico.
"Sul Mercatino - spiega il sindaco - non voglio assolutamente che se ne faccia una questione elettorale e di certo si tratta di qualcosa di diverso da quello di Natale, addirittura con un nuovo bando. Più piccolo e con prodotti differenti. Mi piacerebbe, però, si trovasse qualcosa di originale per il rilancio dell'immagine turistica della città, qualcosa di veramente nuovo. Per quanto riguarda l'hotel Alpi, invece, immagino che solo dopo il voto di ottobre possiamo pensare di avere un quadro chiaro di quelle che possono essere le intenzioni globali del gruppo di Benko".
Tutto
bloccato, insomma, fino a quando il colosso di pietra non si farà un
po' più in là e si potrà ammirare l'orizzonte della città.
Alan Conti
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