Non fu il nucleo terroristico del Bas a uccidere quattro militari
italiani e ferirne gravemente un altro nell'attentato di Cima Vallona
del 1967. Erhard Hartung, Peter Kienesberger ed Egon Kufner sono stati
condannati a un ergastolo in contumacia in un processo di Firenze nel
1971 che impedisce loro di ripresentarsi in Italia. Non è da escludere,
infine, che protagonista dell'attentato sia la destra italiana coperta
dal Segreto di Stato. È una tripletta storica clamorosa quella servita
nel nuovo libro redatto dallo studioso Hubert Speckner "Zwischen Porze e
Rosskarspitz". Impalcatura della tesi sono alcuni documenti dei servizi
austriaci, Paese che non ha mai condannato i fatti in via processuale.
Naturalmente
presente alla conferenza ufficiale Eva Klotz per un negazionismo che
ora chiede all'Italia di rivedere la vicenda storica e mostrare le carte
che ancora ha in mano. Ancora una volta, insomma, si torna su temi che,
forse, non si sente la necessità di riproporre. In Italia gli atti
continuano a considerare i tre alla voce terroristi: forse non basta
farsi chiamare "Bravi Ragazzi" per esserlo veramente.
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