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lunedì 8 novembre 2010

Atti vandalici e furti Via Alessandria chiede maggiore sicurezza


BOLZANO. Di recente c'è stato un furto al bar «Joben» di via Alessandria. I ladri cercavano i proventi dei videopoker e ci sono riusciti. Via Alessandria, insomma, balza ancora una volta agli onori della cronaca e si tratta solo dell'ultimo episodio di una catena fatta di vandalismi, schiamazzi notturni, spaccio e piccoli furti. Residenti e lavoratori, quindi, cominciano a chiedere più considerazione e denunciano pure criticità più particolari come i parcheggi occupati dai camper e il degrado della porzione di terreno all'incrocio con via Bari. A tutto questo si intreccia spesso anche la tematica dell'integrazione di alcune famiglie o piccole comunità di stranieri. «I piccoli vandalismi - comincia Silvio Turri - sono ormai un'abitudine, anche se spiace considerarli tali in una città generalmente civile come Bolzano. Una scocciatura, invece, sono i camper parcheggiati sulle strisce bianche: spesso vengono lasciati lì per mesi complicando la vita di chi tutti i giorni deve trovare un posto rientrando a casa. Bisognerebbe fare in modo che si rechino nelle zone apposite». Francesco Phol è amareggiato «da un rione che ha cambiato faccia e peggiora con il trascorrere degli anni. Spesso avvertiamo il disagio di essere lasciati a noi stessi. A me è capitato di contestare un piccolo abuso edilizio senza che nessuno intervenisse. Non solo, siamo stufi di assistere alle risse notturne tra immigrati che stanno diventando una pericolosa e fastidiosa costante. Non si chiede molto, ma qualche controllo in più e una consapevolezza della politica nel considerare la nostra zona più delicata di altre che, al contrario, sono assolutamente intoccabili. Certe cose, per esempio, in via Segantini non succedono». Sergio Conte, dal canto suo, guarda l'erba alta all'incrocio con via Bari: «Avevano grandi progetti, si parlava di un asilo e invece ci troviamo di fronte a un terreno abbandonato. Dove sono finiti, invece, i propositi di creare nell'ultima casa delle Semirurali un museo storico sul rione? Per ora abbiamo solo la sezione distaccata dei Carabinieri. Il fenomeno delle piccole bande di adolescenti tra i 14 e i 15 anni, invece, è ormai cosa risaputa, così come molto spesso i vandalismi sono responsabilità loro. Il fatto che si tratti, in buona parte, di stranieri è una realtà, ma attenzione a non criminalizzarli tutti perchè tra gli immigrati c'è anche chi si comporta in modo civile e irreprensibile». Solange Raniero denuncia «una strada sporca all'inverosimile, dove i cani sono lasciati liberi di fare quello che vogliono. Le zone abbandonate, inoltre, non aiutano». Edith Mattedi prova a gettare acqua sul fuoco: «Non mi sembra una situazione più grave di quella registrata in altre zone della città». E' un fiume in piena, invece, Franco Saldano, collaboratore della Cgil: «I parcheggi sono ormai un miraggio e nessuno interviene contro i camper che si sono stanziati su alcuni stalli. L'illuminazione è debole e favorisce i furti come quello subito dal bar Joben. Non solo, le auto passano a velocità folle e manca uno specchietto per gli automobilisti all'incrocio con via Sassari che è troppo pericoloso». Lucia Chieregato scuote la testa e indica il figlio «cui ho vietato espressamente di scendere in questa zona alla sera. Le frequentazioni non sono delle migliori e la pianificazione di così tante case popolari ha complicato la situazione. Nessuno criminalizza gli inquilini Ipes, ma è un dato di fatto come la vita qui non sia sempre facile». In chiusura il giudizio positivo di Oredano Facchini e Lorenzo Battistatta dell'ufficio "Calor". «In via Alessandria non c'è mai grande passaggio di gente, quindi forse è un poco isolata. Di certo sarebbe bene che si elevasse qualche multa per chi non raccoglie lo sporco dei cani. Nel complesso, però, non si tratta di una strada particolarmente agitata».
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