BOLZANO. Un parco ridotto a striscia di passaggio, una zona verde un po' troppo trascurata e la voglia degli abitanti di via Visitazione di farne un punto d'aggregazione per il quartiere. Questa la fotografia dei residenti sul parco che collega la strada a viale Europa. Non serve molto per ravvivarlo: qualche panchina, un poco di illuminazione in più e meno trascuratezza. I cittadini, insomma, vorrebbero un polmoncino verde che fosse meno «sentiero» e più parco. Recentemente l'odonomastica cittadina ha intitolato il vicolo alla figura dell'anti-nazista Nazim Hikmet etichettandolo, però, definitivamente come passaggio. L'unico punto frequentato? Il campetto da calcio. Qualche critica, infine, spunta contro la realizzazione di un garage in un cortile vicino alla zona verde lungo via Visitazione. «E' vero - inizia Maria Pia Faccioli - purtroppo anche questo parco non sfugge ai piccoli vandalismi che colpiscono tutte le zone della città. Un peccato perché, con un po' più di cura, potrebbe essere un autentico gioiello». Cauto il giudizio di Massimo Antonino, educatore della vicina associazione «La Strada». «Personalmente ho l'impressione che si utilizzi il parchetto solo come congiungimento pedonale tra via Milano e viale Europa. E' difficile notare tante famiglie riunite per trascorrere qualche ora insieme come succede altrove». Francesco Visalli passeggia con il suo cane e si concede una tiratina d'orecchie ai «colleghi» padroni. «Dovrebbero prestare più attenzione a raccogliere i bisognini dei nostri amici a quattro zampe. E' brutto trovare il passaggio lordato per maleducazione: poi va a finire che nel calderone della critica finiamo tutti». Silvana Covi si aggiunge al coro contro la trascuratezza: «Vero, è un tratto lasciato andare a se stesso. La manutenzione minima di qualche struttura aiuterebbe. Nel quartiere lascia perplessi, invece, il progetto di un nuovo garage da costruire in un ampio cortile di via Visitazione». Francesco Pozzato abita in un condominio a ridosso di passaggio Hikmet e si scosta leggermente dalle critiche generali. «E' vero che sarebbe bello renderlo più vivo e frequentato, ma qualche mese fa la situazione era peggiore. Ci capitava, infatti, di assistere a vere e proprie partite di calcio in piena notte: si trovavano all'una o alle 2 per sfidarsi e disturbare tutti con evidenti schiamazzi». Diametralmente opposta l'analisi di Patrizia Bacchiega: «Fino a qualche anno fa si trattava di un punto di ritrovo vivace e vissuto, oggi è molto raro trovarlo pieno di famiglie. Solo il campetto viene utilizzato. E' evidente che qualcosa lo ha peggiorato. Lentamente si è persa la connotazione di parco, riducendo il tutto a un passaggio pedonabile dove camminare è più piacevole rispetto alla strada». Delfina Mattiazzi lancia una proposta molto semplice. «Non mi interessa se le panchine non sono perfette: l'importante è che ci si possa sedere. Sarebbe bello, invece, ne venisse aggiunta qualcuna per migliorare un parchetto che, a mio avviso, è ancora apprezzabile». A chiudere la lista delle richieste ci pensano Daniela Dzalto e Caroline Spechtenhauser: «Che sia trascurato è fuori dubbio. Le contromisure, però, si possono trovare in fretta. Migliorare la manutenzione sarebbe il primo passo, poi si potrebbero organizzare delle feste per i bambini, concerti o anche mini spettacoli teatrali».
Alan Conti
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