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mercoledì 24 novembre 2010

Via Rovigo: «Ancora troppi tetti in amianto. Si completi la bonifica»


Alto Adige — 23 novembre 2010 pagina 20 sezione: CRONACA

BOLZANO. C’è voglia di parco e di punti d’attrazione per il quartiere, possibilmente liberi dai pericoli per la salute causati dai vicini tetti in amianto. I residenti di via Rovigo e via Novacella puntano gli occhi sul fazzoletto verde di proprietà dell’aeronautica militare, destinato a passare in mano provinciale e, al momento, feudo per diverse famiglie di gatti che sono praticamente gli unici utenti di uno dei pochi prati della zona. Un’area utilizzata nei mesi come piccolo baule dei sogni dei residenti che ora, però, chiedono di passare alla concretizzazione dei progetti, possibilmente sfuggendo alle mire di qualche imprenditore che non si farebbe di certo pregare per elevare un paio di condomini. Il tutto, però, condito da una richiesta di maggiore sicurezza ambientale vista la vicinanza di alcuni edifici con copertura in amianto, in parte bonificati e in parte in attesa di intervento. Chi abita a ridosso dell’eternit, però, non è disposto ad aspettare tanto. Nel mezzo le richieste che ormai contraddistinguono gran parte della città su una maggiore presenza di parcheggi con particolare attenzione, stavolta, agli stalli per gli scooter, veicolo preferito dagli studenti delle tante scuole del rione. «Lo spazio dell’aeronautica - esordisce Mina Cecinato dal bancone del “Baby Bar” - è un’opportunità che va sfruttata a dovere. Sarebbe davvero bello consegnare una nuova zona per i bambini, magari con qualche gioco predisposto per i piccoli disabili: a Bolzano, infatti, non esistono molte strutture simili. Meglio ancora, comunque, sarebbe un progetto che prevedesse un parking interrato con superficie adibita a zona verde, ma con l’aumento di posteggi blu per le macchine e spazi per i motorini che, talvolta, sono davvero pericolosi per chi passeggia sul marciapiede di via Rovigo». Giuseppe Belvisi si accoda alla proposta per i bambini «che finalmente avrebbero uno spazio vicino a casa. Leviamo, però, al più presto l’amianto dai tetti delle case». L’eternit preoccupa anche Franco Godeas e Giuliana Carta: «Sappiamo che parte della bonifica è stata fatta nelle scorse settimane, ma per l’opera completa dovremmo aspettare un po’ di più. Non è bello, comunque, lasciare certi pericoli in una zona residenziale ad alta concentrazione abitativa. Sul terreno dell’aeronautica auspichiamo una velocizzazione delle procedure burocratiche e, una volta in mano all’ente pubblico, chiediamo vengano messe la cultura e la vivibilità al centro della progettazione. Bello pensare a un prato all’inglese curato con strutture che possano accogliere manifestazioni culturali e, perché no, la biblioteca che oggi è ospitata nella scuola primaria “Manzoni” e che con l’aumento degli iscritti rischia di non trovare più spazi adeguati». In un rione dove la popolazione anziana è particolarmente presente, comunque, il presidente della Circoscrizione Carlo Visigalli aveva ipotizzato la realizzazione di una mensa per anziani. «Andrebbe bene - riprendono Franco Gatti e Riccardo Prava - ma inviterei a trovare uno spazio anche per i cani. L’area predisposta nel passaggio tra via Rovigo e via Palermo ormai è obsoleta e inadeguata. Liberando quella porzione di strada, oltretutto, si potrebbero ricavare nuovi stalli per gli scooter degli studenti del vicino liceo scientifico». Terenzio Pelliciardi ed Elio Pevere tornano sulla spinosa questione dell’amianto. «Sono anni che gli uffici tecnici provinciali o comunali dovrebbero presentare alla popolazione una mappatura sulla presenza di eternit sul territorio. Non si è mai visto nulla di tutto ciò. Non solo, quando si decidono a dare avvio ai lavori di bonifica gravano interamente sui condomini, ma si tratta pur sempre di interventi per la salute pubblica. Le ditte specializzate ci sono, l’esigenza è impellente, come dimostrano le ultime bonifiche, ma la burocratizzazione degli interventi è macchinosa». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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