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lunedì 29 novembre 2010
Via Cavour: qui è impossibile trovare un parcheggio libero
BOLZANO. Il Mercatino spalanca i sorrisi dei politici, dei commercianti e degli albergatori, ma dietro i fuochi dell'inaugurazione di giovedì c'è anche chi allunga il muso e si mette le mani nei capelli per una situazione che, già difficile, è destinata a peggiorare con l'assalto turistico. Il tutto non molto distante da piazza Walther dato che si parla di via Cavour. Commercianti e residenti denunciano una zona disastrata dai cantieri, penalizzata nella completa sparizione di parcheggi per residenti (è in corso una raccolta di firme tra gli abitanti), e praticamente inesistente per i visitatori della città. Nel mezzo altre scocciature come un marciapiede ristretto che in alcuni punti non permette il passaggio di carrozzelle. Franco Valitutto è parecchio scocciato. «Via Cavour è davvero uno scandalo. Il marciapiede, prima di tutto, è ridicolo con punti in cui è ristretto dai bidoni tanto da non lasciare spazio nemmeno per un'eventuale carrozzella di un invalido o di una mamma con un bimbo piccolo. Non solo, gli stalli dei parcheggi sono pochissimi e gli svariati cantieri aperti sulla via di certo non aiutano a snellire la situazione. Ora che apre i battenti pure il Mercatino siamo pronti a disperarci. Mi rifiuto di credere che non si possa intervenire in qualche modo per migliorare un minimo questa situazione scandalosa». Annagracia Garcia Marte è la titolare dell'omonima boutique da sposa e mostra prima di tutto i limiti commerciali della zona. «Io, per esempio - racconta -, non posso contare nemmeno su uno stallo per il carico e scarico vicino al negozio mentre in cima alla strada ce n'è uno da 16 metri che non si capisce a cosa serva così ampio. Detto questo mi chiedo come sia possibile che non si riesca minimamente a coinvolgerci all'interno della kermesse del Mercatino anche se ci troviamo veramente a poche centinaia di metri. Noi, e questo vale anche per tutti i mesi dell'anno, riusciamo ad avere visibilità solo grazie a una piccola vetrina che affittiamo in galleria Grifone. Intanto, però, il traffico davanti al nostro negozio continua a scorrere imperterrito. Sarebbe il caso, infine, che la polizia municipale prestasse la stessa attenzione che ha nel dare le multe ai clienti che si fermano brevemente per punire chi non pulisce le deiezioni dei cani». Luciano Chenet scuote la testa. «Parcheggiare, certo, è un problema enorme per chi abita in questa strada, ma non dimentichiamoci la mole di traffico che siamo costretti a subire. La nostra via, infatti, è la direttrice preferita dagli automobilisti che provengono da Sarentino per entrare e uscire dal Centro, ma nessuno sembra ricordarsene. Chiediamo maggiore attenzione agli uffici competenti perché non è nemmeno accettabile che venga concessa l'apertura di così tanti cantieri vicini in contemporanea. Logico che la popolazione ne risente immediatamente». Josef Schrott da dietro il bancone del bar Ally è scoraggiato. «Non cambia mai nulla eppure i problemi sono noti da tempo. Trovare posto in via Cavour, per di più se si è lavoratori non residenti come il sottoscritto, è più difficile che trovarlo in paradiso. Non solo, da un punto di vista commerciale la strada è letteralmente morta e il lavoro calato tantissimo. E' vero che i soldi non sono più tanti, ma perlomeno un tentativo per valorizzare una zona che è anche architettonicamente pregevole si poteva fare». Punta il dito contro il marciapiede di passaggio, invece, Paola Lupi, proprietaria del laboratorio di artigianato artistico del vetro "Lupe". «Il passaggio per i pedoni è troppo stretto e puntualmente se qualcuno accosta sono costretti a sporgersi o andare direttamente in strada: è chiaramente pericoloso. Un fattore positivo, però, è senz'altro la sostituzione del vecchio distributore all'incrocio con via Weggenstein con un briciolo di verde e i posteggi per scooter».
27 novembre 2010
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