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lunedì 29 novembre 2010

Storia condivisa, pronto il primo manuale


BOLZANO. Mentre Eva Klotz minaccia la secessione, battendo il ferro del passato che divide, c'è, invece, chi cerca di costruire un "storia condivisa" tra i gruppi linguistici. Questo almeno è l'obiettivo del primo volume del manuale di storia locale "Passaggi e prospettive", opera destinata a finire sui banchi delle scuole superiori italiane e tedesche. Il passato dell'Alto Adige, dunque, viene raccontato da due storici locali di alto profilo come Carlo Romeo ed Erika Kustatscher. Romeo, professore al liceo classico "Carducci", non è nuovo nell'indagine storica sull'Alto Adige viste le sue numerose iniziative didattico-divulgative che analizzano prevalentemente gli aspetti storici e culturali dei territori di frontiera. E' lui, quindi, a presentare la prima parte dell'opera che tratta l'area tirolese dalla preistoria al tardo medioevo. «Si tratta del primo esperimento di storia condivisa, bisognava quindi ragionare su alcuni criteri di armonizzazione. Prima di tutto abbiamo dovuto rispondere alla necessità di sintesi scegliendo o tralasciando determinati argomenti. In secondo luogo è stato importante far dialogare la microstoria altoatesina con la macrostoria generale creando un giusto equilibrio tra i vari campi d'interesse della storia come l'economia, la politica, la religione o l'organizzazione sociale». Ne esce un'opera snella e leggibile anche per chi i banchi di scuola non li frequenta più. Il volume dove probabilmente si testerà in modo più approfondito il concetto di condivisione è il terzo che correrà dal 1919 fino ai giorni nostri. Dall'annessione all'autonomia, un terreno minato. «Questa è la vera sfida - sottolinea Romeo -. La storia del Novecento in Alto Adige è stato spesso raccontata in modo strumentale, utilizzata per fini etnici e politici. Ecco, noi avremo un approccio scientifico. Solo così potremo ricostruire in modo oggettivo quello che è accaduto. Il terzo volume partirà proprio dal 1919, per la grande importanza che riveste questa data per noi e per permettere un'analisi approfondita del periodo storico più delicato per i due gruppi linguistici attuali». Il secondo volume dovrebbe vedere le stampe nella primavera del 2011, il terzo prima della fine del prossimo anno. La copertina, però, è già svelata e lascia intravedere, tra le altre, un'eloquente immagine del Monumento alla Vittoria. Soddisfatti i tre assessori provinciali alla scuola. Così Tommasini: «Dietro quest'opera c'è stata un'approfondita riflessione politica. Se il nostro obiettivo è formare dei giovani consapevoli, la pubblicazione di questo manuale è un passaggio fondamentale». (a.c.)
27 novembre 2010
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