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martedì 2 novembre 2010
Via Combattenti resta ancora chiusa alle auto. I residenti protestano
Alto Adige — 01 novembre 2010 pagina 11 sezione: CRONACA
BOLZANO. Aprire un cantiere in un crocevia povero di parcheggi è già in partenza una mossa impopolare. I lavori, però, talvolta si devono fare e nella zona tra via Longon e via Combattenti il manto stradale andava sistemato. Residenti e commercianti, quindi, hanno fatto buon viso a cattivo gioco per qualche tempo, ma l’ordinanza del sindaco che concede la proroga dei lavori fino al 19 novembre ha fatto perdere la pazienza a molti. Sotto accusa non tanto il cantiere in sé, quanto la tempistica e le modalità dell’opera, sommata all’intransigenza della polizia municipale. La vicinanza con il liceo classico Carducci, ospitato nella struttura ex Pascoli, il mercato del sabato e i futuri lavori importanti che colpiranno la zona anche nei prossimi anni sono ulteriori fattori che contribuiscono ad alzare il livello del malcontento. Sergio Tommasini è il primo ad avanzare l’ipotesi “estiva”: «Hanno levato moltissimi posteggi e chiuso una strada in un periodo pienamente scolastico. Francamente è incomprensibile una scelta come questa quando in luglio e agosto non passa praticamente nessuno. Non solo, non mi spiego perché a Bolzano certi lavori non siano svolti nelle ore notturne. L’asfalto, volendo, si potrebbe fare anche in un paio di notti e lo dimostra il risultato ottenuto all’incrocio tra via Palermo e via Milano. Il periodo invernale, oltretutto, impedisce di buttare acqua per soffocare le polveri perché c’è il rischio che ghiacci: si tratta di una complicanza in più che si poteva evitare». Dietro al bancone del bar “Fantasy” interviene Omar Fasson: «In termini commerciali è evidente come questo trambusto comporti una diminuzione della clientela. Forse ci si poteva organizzare meglio». Chi è veramente indispettito è Vincenzo Cristina che mostra una multa per divieto di sosta. «E’ la terza che prendo perché ho messo l’auto sulle strisce gialle». La macchina, però, lì non si può lasciare... «Lo so e capisco anche che i vigili debbano essere severi, però l’intransigenza in una situazione simile è fuori luogo. Io ho il bollino giallo che utilizzo per lavorare, ma non ho possibilità di posteggiare da nessuna parte. Mi dicono che la soluzione è metterla in piazza Vittoria: ma perché devo pagare se ho diritto a non farlo? Almeno durante i lavori, visto il disagio, si potrebbero comprendere le esigenze di chi va a lavorare e non a guardare le vetrine per lo shopping». Angelika Niederstätter è preoccupata dalla situazione durante il mercato del sabato. «Sarà veramente impossibile trovare posto. Queste strade erano uno sfogo per chi si trovava la strada chiusa, ma così si complica davvero tutto. Speriamo, perlomeno, finiscano in fretta». I segnali, però, sono di segno contrario perché, come detto, la ditta “Arredo Urbano” di Segenzano in Trentino ha ottenuto la proroga fino a metà novembre. «Non va bene - riprendono Elena Varner e Franca Palermo della filiale “Lemayr Cappuccini” - perché si sacrifica un tratto fortemente frequentato per via delle scuole. Se pensiamo che ad agosto era tutto deserto rimaniamo sconcertate. Spero, comunque, abbiano delle buone ragioni per intervenire in questo periodo». Flavio Tabarelli scuote la testa: «Ormai, per le auto, siamo off-limits e temo sia soltanto l’inizio. Ora, infatti, facciamo i conti con il manto stradale, ma bisogna anche contare la ristrutturazione del classico e il futuro intervento per il polo bibliotecario. C’è da mettersi le mani nei capelli». Luciano Rossi, invece, aspetta il nipote all’uscita dall’asilo di via Combattenti «e sono costretto a rimanere lontano perché la strada è completamente chiusa. E’ un disastro». «Per fortuna - intervengono Johanna e Lara Innerhofer - che non abbiamo la macchina altrimenti sarebbe una disperazione lavorare in via Longon. Capiamo il disappunto di commercianti e residenti». -
Alan Conti
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