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venerdì 12 novembre 2010

Da Tiffany, non solo a colazione


Alto Adige — 11 novembre 2010 pagina 36 sezione: AGENDA

BOLZANO. «Oggi colazione da Tiffany». No, niente citazioni da pellicole vintage e cinofili d’annata, ma una semplice verità da qualche mese a questa parte in piazza Vittoria. In luglio, infatti, all’angolo con via Cesare Battisti ha aperto i battenti il nuovo bar «Tiffany», tutto improntato sui grandi spazi e dettagli architettonici o di design d’alto profilo. Un ambiente su due piani che ha da subito incuriosito i bolzanini per la sua atmosfera hollywoodiana, ma anche per la certezza pressochè assoluta di trovare un posto a sedere in qualsiasi giornata e a qualsiasi ora. «È uno dei nostri punti di forza - ci spiegano Alessandro Cabas e Giorgio Busselli - perché con una disponibilità di 90 sedie e spazi ampi possiamo puntare sulla comodità». L’agiatezza, però, non può essere di certo sufficiente a garantire il successo di un bar, anche perché la lotta con il divano di casa rischia di diventare impari. «Infatti - continuano Cabas e Busselli - ci siamo posti l’obiettivo di rendere vivo il locale in qualsiasi momento. Per questo abbiamo una cucina professionale, dove preparariamo pranzi e cene, che affiancherà l’attività classica del bar. Alla sera, invece, spazio al più presto a esibizioni e musica dei migliori dj della discoteca Rise, con cui abbiamo una collaborazione stretta, ma anche alle iniziative individuali come per serate di compleanno, cene o altri avvenimenti». Tiffany, insomma, diventa un nome facilmente associabile anche a pranzo, cene, merende o aperitivi, con buona pace degli hollywoodiani di ferro. All’orizzonte, comunque, si profilano nuove iniziative capaci di attirare più pubblico e abbellire la piazza. «Vogliamo allestire dei televisori che ci permettano di trasmettere le partite di calcio, ma anche proiettare a giro continuo le scene di film vintage in bianco e nero». Mickey Rouney e Audrey Hepburn, insomma, si infileranno tra le gambe di Inzaghi o Del Piero in un autentico trionfo del passato declinato nella modernità. «È la ricetta vincente - riprendono i baristi Laura Santafedeli, Stefania e Manuel - per riuscire ad imporsi in un mercato così difficile e competitivo». Già, alla fine il core-business di un buon bar è sempre quello: caffè, cocktail e un bicchiere di vino di qualità per concedersi quattro chiacchiere. «Proprio per questo cerchiamo di proporre una vasta scelta enologica e talvolta creiamo dei piccoli buffet con specialità regionali per gli aperitivi. Importantissimo, per finire, il rapporto con la clientela che comprende lavoratori, residenti, ma anche affezionati. Una buona parola va scambiata con tutti e fa piacere». © RIPRODUZIONE RISERVATA -
Alan Conti

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