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martedì 23 novembre 2010

I residenti di via Manci «Incroci pericolosi il Comune intervenga»


Alto Adige — 21 novembre 2010 pagina 19 sezione: CRONACA

BOLZANO. Prima il parcheggio decurtato dai lavori per la nuova asfaltatura, ora il traffico e un incrocio giudicato pericoloso dai residenti: muoversi in auto tra via Manci, via Longon e via Combattenti diventa sempre più complesso e difficoltoso. La chiusura di via Combattenti, per ora, ha posticipato la questione, ma l’intersezione della strada con via Manci viene definita, senza esitazione, come «tra le più pericolose di tutta la città», da chi abita nei condomini che si affacciano sulla via. Lo stop d’immissione, infatti, sbuca direttamente nella carreggiata e costringe gli automobilisti a spingere il muso della macchina in avanti per liberarsi la visuale dalle auto in sosta: un’operazione ad alto rischio incidente. Contromosse? Installare degli specchi che permettano di verificare il libero accesso senza sporgersi oppure, più radicalmente, l’inversione del senso di marcia che porterebbe benefici anche durante i giorni di mercato. A margine degli appunti sulla pericolosità dell’incrocio spuntano inevitabili le criticità “storiche” della zona legate ai pochi stalli per residenti e alle code di traffico nelle ore di punta. Il primo a segnalare il problema con una e-mail al nostro giornale ( quartieri@altoadige.it ) è Piero Montecchio, titolare della nota e omonima agenzia immobiliare che si occupa proprio della vendita degli alloggi in via Combattenti. «Si tratta di un incrocio troppo pericoloso, in particolare quando si transita in concomitanza con l’orario di uscita delle scuole. I ragazzi in scooter non si aspettano il muso delle automobili a sbarrare loro improvvisamente la strada. Troppo spesso, inoltre, il transito avviene a velocità sostenuta. Una soluzione ci sarebbe: invertire il senso di marcia garantendo così l’uscita sulla più tranquilla via Longon, oltretutto a senso unico per il primo tratto, e permettendo ai residenti di transitare nei giorni di mercato senza disturbare sempre le bancarelle. Il tutto, per di più, sarebbe a costo molto limitato perché si tratterebbe solo di invertire i cartelli e la segnaletica». La questione è stata sottoposta anche alla circoscrizione che ha fatto pervenire ai residenti una risposta a dir poco interlocutoria. «Il senso della strada - si legge nel documento a firma del direttore dell’Ufficio Mobilità - è così fin dal 1979. Non esistono segnalazioni da parte della polizia municipale che giustifichino l’intervento». «Quando si tratta di fare un’operazione simile in via Castel Roncolo però - ribatte Montecchio - non aspettano di certo l’invito dei vigili». Lucio Buccella conferma il problema: «Bisogna stare attenti a rispettare bene lo stop. Il vero cruccio per tutti noi, però, rimane sempre e comunque il parcheggio. Oggi ho girato per sei chilometri prima di avere la fortuna di trovare un posto libero». Riccardo Cristofoletti è d’accordo con l’idea di invertire il senso di marcia. «Sarebbe una misura azzeccata e non danneggia nessuno. I residenti, comunque, vanno tutelati di più, in tutti i sensi: non è possibile, per esempio, pagare 250 euro per un bollino giallo di servizio e poi non trovare nemmeno un posto...». Milvia Borghesi della sartoria “MB”: «I clienti si lamentano tutti, per la cronica mancanza di parcheggi e le code continue». Critico anche Carlo Irsara: «Traffico alllucinante nelle ore di punta». Silvana Masocco, invece, torna sull’incrocio discusso: «Per venire in questa zona è meglio optare per la bicicletta o i mezzi alternativi». Maria Teresa Rivalento propone la soluzione degli specchi «che potrebbero facilitare la visuale degli automobilisti senza troppo stravolgimenti». Stessa posizione per Armando Svaldi: «Credo possa rappresentare un buon espediente. L’inversione del senso di marcia, invece, mi sembra più complessa». Anna Cristoph chiude con una riflessione: «In effetti durante l’orario scolastico si può creare una situazione di rischio potenziale. E’ un peccato, però, che un rione così tranquillo e vivibile dal punto di vista sociale debba soffrire di queste criticità continue legate al traffico». (a.c.)

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