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martedì 3 agosto 2010
Aslago: scala mobile per anziani
Alto Adige — 01 agosto 2010 pagina 18 sezione: CRONACA
BOLZANO. Centinaia di scalini sotto la canicola di quest’estate sarebbero duri per tutti. Lo sono di più, logicamente, se si è anziani e zavorrati dalle borse della spesa. Succede quotidianamente ai seniores di Aslago che da anni chiedono all’amministrazione di escogitare una soluzione che permetta una facile risalita vero il rione più alto della città. La scala mobile è stata la prima proposta, in auge da tempo ma mai realizzata, anche se qualcuno si azzarda a chiedere l’intervento della bolzanina “Leitner”, leader mondiale in impianti di risalita. Se la salita facilitata, però, è sempre stato un cavallo di battaglia degli anziani, adesso gli over 70 incassano l’appoggio pure delle generazioni più giovani, solidali e previdenti per il futuro. È questa, quindi, la necessità più forte di quella zona di città che una volta veniva identificata con la sigla Cep, alla quale si aggiungono, insistenti, la voglia di un negozio di alimentari di vicinato, più frequenza delle linee del bus e, questione invernale, più considerazione da parte del Comune in caso di nevicate per la pulizia delle strade. «È tanto - commenta Erimano Ausserbrunner - che si parla di queste scale, ma non si è mai visto niente. Se proprio non si possono ottenere sarebbe bene avere un piccolo negozio che possa vendere quegli alimentari necessari alla spesa quotidiana di una famiglia di anziani». Peter Aichner ricorda «che una piccola bottega c’era, ma purtroppo è stata chiusa. La zona, a parte tutto, è veramente vivibile». Interviene anche Brigitte Vantingoier: «Bisogna scendere nella parte bassa con i mezzi per fare la spesa, ma credo che il vero problema sia poi quello del parcheggio». «Sarebbe ora - l’opinione di Vittorio Tomas - che questo benedetto impianto di risalita venisse fatto una volta per tutte. A Perugia o Pescara esistono dei piccoli gioielli simili a cremagliere che uniscono il centro delle città con le zone più basse: perchè da noi non si può, per di più con un’azienda leader in casa come la “Leitner”? Ci piacerebbe, oltretutto, che in inverno non ci considerassero cittadini di serie B lasciandoci, in caso di nevicata, senza pulizia delle strade. Va bene che esiste un tratto privato, ma siamo disposti a pagare un surplus». Emil Ainhauser annuisce: «Possono servire le scale mobili, ma al momento il rione va bene così». Johann Gasser sull’apertura di esercizi di quartiere rimane perplesso. «Certo che farebbe piacere a tutti avere i negozi sotto casa, ma qualcuno ci ha già provato e ha chiuso dopo pochissimo tempo. Dal punto di vista commerciale questo è sicuramente un segnale abbastanza evidente sulla reddittività della zona. Capisco, quindi, che non ce ne siano». Lukas Pichler pensa agli anziani. «Questo rione è popolato da molti over 70 che avrebbero davvero bisogno di determinate infrastrutture. Mi rendo conto, comunque, che ci troviamo al cospetto di uno scarso cambio generazionale che andrebbe analizzato». Hilde Muschleschner cita qualche numero. «Siamo 200 famiglie solo in questa zona residenziale, molti sono anziani. Penso che un sistema per faticare di meno si possa anche fare lo sforzo di trovarlo». Renato Talpo guarda al quartiere complessivo: «Abbiamo bisogno di associazioni, di movimenti giovanili, di luoghi di aggregazione e più vita. Vediamo adesso cosa succederà con la ristrutturazione nella zona bassa: può essere che ci guadagniamo qualcosa. Sarebbe bello, comunque, fare un piccolo intervento di alberazione in via Santa Geltrude perchè al momento è davvero triste e spoglia». Chiude la rassegna di opinioni Evelyn Januth che da Oltrisarco appoggia chi vive più in alto. «Noi dobbiamo fare i conti con alcune criticità, ma tutto sommato non possiamo lamentarci troppo. I veri problemi, infatti, li ha chi vive ad Aslago dove ci sono pochi negozi e la raggiungibilità a piedi è critica e faticosa». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti
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