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giovedì 5 agosto 2010

Nonni vigile: accordo vicino


Alto Adige — 04 agosto 2010 pagina 16 sezione: CRONACA

BOLZANO. È vicina a una soluziona la diatriba sui nonni vigile cittadini, coinvolti in un cambio a sorpresa della cooperativa che gestirà il servizio a partire dal prossimo anno scolastico. Dopo un primo contro muro con i cento nonni vigili decisi a non accettare il passaggio in blocco alla cooperativa Csu, vincitrice del primo appalto per il servizio in una gara comunale, ora le posizioni si sono ammorbidite. Pressati dal senso civico e dall’amore per un lavoro che molti di loro svolgono da tanto tempo i nonni vigli hanno incontrato ieri la nuova cooperativa. Le posizioni sono vicine e il servizio dovrebbe essere salvo. A tirare un sospiro di sollievo c’è la responsabile della polizia municipale Nives Fedel: «Non c’è ancora nulla di ufficiale - premette la tenente - e la parola definitiva dovrebbe arrivare venerdì. Sarebbe davvero un peccato, tuttavia, rinunciare a un capitale umano e professionale come quello della cooperativa Nonni vigile che per anni ha gestito ottimamente il servizio. Diciamo che stiamo incrociando le dita per fare un bel regalo ai bambini della città e trovare conferma alle prime indiscrezioni che parlano di accordo vicino». A far infuriare i cento nonni vigile che controllano incroci ed attraversamenti di Bolzano è stata più che altro la modalità scelta dal Comune per assegnare il nuovo appalto. La prima discriminante di scelta, infatti, è stata quella del massimo ribasso e la Csu l’ha spuntata per 7.000 euro di differenza rispetto alla coop che da sedici anni gestiva il servizio. «Per quattro soldi - il commento rilasciato da Bruno Gambalunga, presidente della coop Nonni vigile - hanno buttato a mare anni di professionalità e complimenti da parte dall’amministrazione». Per tre sedute il gran rifiuto dei cento operatori è stato categorico: «Non ci spostiamo». Continuare la protesta avrebbe significato costringere la Csu ad arruolare entro il 13 settembre altrettanti lavoratori e formarli adeguatamente. I primi annunci sui giornali erano già comparsi. Non manca, ovviamente, anche un aspetto economico importante: in un mese, per il servizio, ogni nonno vigile incassava 350 euro, soldi importanti per far quadrare i bilanci familiari. La vicenda ha causato anche diverse reazioni politiche. «Le norme ci hanno imposto di fare questa scelta - le parole dell’assessore comunale Klaus Ladinser - ma non condivido la scelta di mettere tutto in competizione finanziaria». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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