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martedì 3 agosto 2010

Scuola bilingue: il progetto «Manzoni» continuerà alle medie


Alto Adige — 28 luglio 2010 pagina 14 sezione: CRONACA

BOLZANO. Il progetto di scuola bilingue varato quattro anni fa dalla scuola primaria “Manzoni” e adottato anche da altri istituti comprensivi provinciali troverà uno sbocco naturale alle medie Foscolo. I primi studenti interessati, infatti, cominceranno in settembre il quinto anno delle elementari e a fine 2011 si appresteranno a passare al grado scolastico successivo. È così che, sotto precisa richiesta dei genitori, la dirigente dell’istituto comprensivo Bolzano VI Mirca Passarella, l’assessore provinciale alla scuola italiana Christian Tommasini e la sovrintendente Nicoletta Minnei con il direttore di ripartizione Ivan Eccli hanno cominciato a lavorare a una bozza di progetto. «Oltre alla nostra scuola - premette Passarella - si aggiungeranno presto gli alunni delle “Longon” e di chi ha attivato progetti simili. Intendiamo, chiaramente, allungare il percorso scolastico dell’iniziativa, ma ci saranno un paio di nodi tecnici da affrontare». Il salto dalla primaria alla media, infatti, pone delle questioni delicate. «Anzitutto gli insegnanti devono avere una preparazione specifica che sia binaria tra capacità di insegnare la disciplina e la lingua. In questo senso bisogna prevedere una preparazione mirata, magari anche all’Università di Bolzano, come già fanno in altri paesi d’Europa. Nel frattempo, comunque, si può cominciare appoggiandosi su esterni». Ruolo strategico, in questo senso, ha giocato l’associazione dei genitori “Mix-ling” che, di fatto, riunisce tutti i rappresentanti delle classi altoatesine coinvolte in progetti bilingui. «Abbiamo chiesto - spiega Michela Gaspari, una delle rappresentanti - alle istituzioni di non lasciare questo binario monco e abbiamo trovato disponibilità. La nostra idea è di ricalcare quanto viene fatto nella scuola primaria con un 50% di insegnamento in italiano e 50% in tedesco, utilizzando anche il veicolare. Logico, però, che ci sono delle difficoltà nel reperire gli insegnanti, ma anche nelle valutazioni. Le norme, infatti, impediscono a un professore di giudicare un alunno di un’altra madrelingua: alle elementari si eludeva il problema con la valutazione congiunta ma alle medie bisognerà trovare una soluzione ad hoc». Conferma i propositi anche l’assessore Tommasini: «I genitori sono entusiasti e questo ci conforta. Ci sono già molte scuole in provincia che hanno seguito le “Manzoni” e quella che era una sperimentazione sta diventando un sistema: è nostra intenzione assecondare questo fenomeno. Mi fa piacere che anche la Lub si sia dimostrata interessata alla formazione di insegnanti specifici: l’unico elemento che ci può permettere la continuità necessaria senza dover far conto solo sugli esterni». Il progetto, comunque, dovrebbe sbarcare alla scuola “Foscolo”. «L’istituto comprensivo Bolzano VI è per noi - conclude Tommasini - una struttura solida e pilota. Gli studenti coinvolti, oltretutto, hanno la possibilità di ottenere a fine percorso un’importante certificazione di conoscenza linguistica». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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