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martedì 10 agosto 2010
Salari, donne pagate il 20% in meno
Alto Adige — 09 agosto 2010 pagina 03 sezione: CRONACA
BOLZANO. Le donne vengono pagate meno degli uomini, anche in Alto Adige. A dare sostegno numerico e teorico a una delle sensazioni più diffuse nel mondo del lavoro è una pubblicazione dell’esperta Silvia Vogliotti (Afi-Ipl) che ha analizzato sul nostro territorio il fenomeno chiamato “gender pay gap”. «In provincia - scrive - il differenziale retributivo tra i sessi oscilla tra il 17 e il 20%. Questo, logicamente, non significa che a parità di occupazione le donne ricevano un salario minore, ma solo che nel complesso esiste una distanza consistente». Nessuna violazione del diritto costituzionale della parità retributiva tra i sessi ma un insieme di fattori che porta il gentil sesso a portare a casa qualche euro in meno. «A questa disparità - continua Vogliotti - contribuisce una serie di circostanze sociali ed economiche. Tra queste sicuramente la maggiore difficoltà che hanno le donne nel raggiungere posti apicali del lavoro». Diverse le motivazioni anche qui. «Da una parte c’è meno disposizione verso straordinari e prestazioni aggiuntive, dall’altra una certa diffidenza di matrice pregiudiziale così come le difficoltà, per esempio, della maternità nel poter fare carriera». C’è poi una grossa fetta di lavoratrici potenziali che rimangono disoccupate. «In Alto Adige siamo al 40% di donne che, pur avendone le possibilità, preferiscono tirarsi fuori dal mercato. Molte di loro, infatti, decidono di rimanere senza impiego per precisa volontà». Incide, chiaramente, la tradizione culturale nella divisione dei compiti familiari. «Superfluo aggiungere che al lavoro la donna spesso deve aggiungere l’economia domestica il che, evidentemente, può rappresentare un freno. Spesso questo si traduce nella scelta di part-time o piani orari di impiego ridotto rispetto agli uomini». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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