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Alto Adige — 10 agosto 2010 pagina 14 sezione: CRONACA
BOLZANO. Thomas Demetz, consigliere di Circoscrizione del Pd, si smarca deciso dalla posizione del suo presidente Steger e propone una visione alternativa sui destini di viale Trento. «I bordelli, prima di tutto, sono assolutamente da evitare. La riapertura della strada, invece, non serve a molto se non si comincia a fare una valutazione dell’insieme urbanistico di viale Trento. Ci troviamo, infatti, di fronte a una sfilza di edifici in fila senza nessuna zona dedicata alla socializzazione, al di là del discutibile parco delle Religioni. Cominciamo a far conoscere residenti e immigrati, creando luoghi e manifestazioni ad hoc e vedrete che non ci porremmo più la questione se tornare al passato oppure no». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
concordo con la posizione di Demetz: occorre pensare ad un progetto più ampio di "abitare" che non può prescindere dal concetto di sviluppo anche della comunità, per trasformare il posto in luogo; solo con azioni mirate che passino attraverso la cultura si puó offrire alternative a zone come viale Trento
RispondiElimina"Anonimo" = Katia Tenti
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