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mercoledì 11 agosto 2010

Viale Trento: servono più controlli


Alto Adige — 10 agosto 2010 pagina 14 sezione: CRONACA

BOLZANO. La riapertura di viale Trento al traffico viene bocciata dai residenti che chiedono, al contrario, più controlli delle forze dell’ordine per sentirsi sicuri e frenare la prostituzione. Si accende, intanto, la polemica sui vantaggi alla viabilità cittadina del transito della strada in direzione sud. Se la Circoscrizione Centro, con il presidente Rainer Steger in testa, aveva individuato nella riapertura di viale Trento alle auto una soluzione contro la criminalità e il racket della prostituzione, la stessa proposta viene bocciata dai residenti. La via per uscire dall’empasse, quindi, per il comitato degli abitanti passa solo per una presenza massiccia di forze dell’ordine durante la notte. Il permesso al transito, comunque, tocca anche il sensibile tasto della viabilità e qui la discussione si accende. La politica, infatti, lascia socchiusa la porta solo nell’eventualità di fare di viale Trento l’inizio interrato dell’arginale, scartando l’ipotesi dell’apertura immediata. Deciso, come detto, il no dei residenti di viale Trento, cui si affianca il diniego della casa di riposo “Villa Armonia”. «Le auto di passaggio servono a poco - lamentano Dario Schanung e Adele Bacchiega del comitato per la vivibilità di viale Trento - e l’unica cosa che potrebbe veramente cambiare la situazione sono i maggiori controlli delle forze dell’ordine. L’apertura della strada alle macchine, forse, risolverebbe alcuni problemi di traffico, ma si correrebbe il rischio di bloccare ponte Loreto nei giorni di grande affluenza. La viabilità, comunque, non è la nostra preoccupazione principale al momento». Chi, invece, sulla circolazione spende più di qualche pensiero è l’assessore alla mobilità Klaus Ladinser. «Il transito di auto non sarebbe così determinante come deterrente. Io, comunque, sono pronto a riaprire Viale Trento nell’esatto momento in cui qualcuno mi dimostra tecnicamente e inequivocabilmente che questo non determina un tappo nell’uscita delle macchine da piazza Verdi». Diverso il discorso se si trattasse di fare della strada l’inizio interrato dell’arginale, come riportato in parte dal Piano urbano della mobilità. «In quel caso - riprende Ladinser - si tratterebbe di un discorso di più ampio respiro su cui, sinceramente, ci confronteremo in autunno». Si ragionerà, dunque, sulla possibilità di connettere la strada al percorso della galleria del Virgolo, ma bisognerà valutare anche quale sarà la situazione relativa alla statale 12 della Bassa Atesina e ragionare in termini complessivi. Il Pum, comunque, contempla potenzialmente anche questa soluzione per alleggerire l’imbottigliamento in Centro. Tendenzialmente contrario alla riapertura immediata anche Paolo Zenatti, direttore della struttura “Villa Armonia”. «Quest’idea che non ci sia passaggio di auto nella strada è francamente sbagliata, perchè il transito non è di certo pari a zero. Non sono nemmeno convinto, oltretutto, che questo possa bastare per rendere più sicura l’atmosfera notturna. Dal punto di vista della viabilità, però, l’apertura verso sud potrebbe dare una mano a snellire il traffico o rendere più accessibile i servizi». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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