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domenica 22 agosto 2010

Lega: chiarire i costi delle disinfestazioni


Alto Adige — 20 agosto 2010 pagina 03 sezione: CRONACA

BOLZANO. Alla Lega Nord non tornano i conti sulle disinfestazioni dell’Ipes contro gli scarafaggi. Tre anni fa, infatti, i residenti di un condominio di viale Europa pagarono circa 150 euro ad abitazione per la stessa identica operazione portata a termine dall’Istituto poche settimane fa in via Cagliari e, secondo alcune voci, costato a ciascun abitante intorno ai 50 euro. La differenza, quindi, è di circa un centinaio di euro. Nasce così la richiesta della consigliera provinciale Elena Artioli di fare chiarezza sui costi. «La disinfestazione, per regolamento, è a carico degli inquilini intestatari quindi vogliamo capire se realmente esiste questa differenza di prezzo a pochi anni di distanza e se la ditta incaricata sia proprio la stessa». La domanda è sorta spontanea dopo l’imbeccata di Gianfranco Ponte, presidente del comitato inquilini Ipes e militante del Carroccio. «Una discrepanza di costi che lascia francamente perplessi». La disinfestazione, comunque, era stata avversata dagli stessi inquilini di via Cagliari dato che molti tra loro si sono rifiutati di sottoporre la propria abitazione al trattamento. Da una parte il costo considerato eccessivo e ingiustamente a carico dei residenti, dall’altra il rimbalzo di responsabilità sull’origine della disinfestazione. In entrambi i casi, comunque, lo scarafaggio entrato nel condominio era la blattella germanica: piccola, ma estremamente veloce a riprodursi. Prediligendo i luoghi umidi e caldi la blatta trova riparo facilmente negli stipiti e nelle piccole insenature della cucina dove nidifica. È molto difficile, una volta entrata, riuscire ad eliminarla completamente: la velocità di moltiplicazione, infatti, è impressionante e molto rapidamente si rischia di ritrovarsi la casa e l’intero condominio infestato. Per eliminarla, insomma, si può solo predisporre un veleno che, ingoiato, porta lo scarafaggio a morire nel nido dove verrà poi mangiato dai propri simili diffondendo l’avvelenamento. Solitamente nel giro di un paio di giorni si dovrebbe risolvere alla radice il problema, ma l’intervento è tanto più efficace quanto più ampia è la disinfestazione. Nel caso di via Cagliari, però, almeno la metà degli inquilini di è dichiarata assolutamente non disposta ad aprire la porta di casa alla ditta di Appiano incaricata del lavoro. Sull’origine dell’infestazione, comunque, non sempre si può ridurre il tutto allo sporco: l’insetto, infatti, potrebbe entrare anche dentro una borsa della spesa. (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

1 commento:

  1. Sui costi della disinfestazione, più o meno cari, si potrebbe dubitare su un eventuale ricarico dopo quello che è successo all'Ipes ed abbiamo chiesto chiarimenti a chi di dovere. Sugli inquilni che rifiutano il sopralluogo nei loro alloggi ho qualche dubbio. Al lato della firma del contratto di locazione hanno accettato che in uqalsiasi momento, i funzionari dell'Ipes, possono verificare sulla tenuta dell'alloggio e le condizioni di residenza. Chi rifiuta si mette contro la legge, giudicate voi. Ma che cosa debbono nascondere? Se non vi sono delle anomalie, perché si rifiutano?

    Gianfranco Ponte.

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