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lunedì 16 agosto 2010

Musica all ex Anas: spazio per i giovani ai piedi del Virgolo


Alto Adige — 14 agosto 2010 pagina 18 sezione: CRONACA

BOLZANO. Fornire un’alternativa ai giovani che possa coinvolgerli complessivamente nel mondo della musica, dell’arte e degli spettacoli che poi, assieme allo sport, sono le tematiche che maggiormente si avvicinano agli interessi dei ragazzi. Rientra in questo scenario la proposta avanzata da alcuni giovani, impegnati da anni nel panorama cittadino, di fare dell’ex casa dell’Anas a Piè di Virgolo un centro culturale, capace di amalgamare associazioni italiane e tedesche e che possa attrarre diverse fasce d’età. Un’iniziativa che raccoglie consensi in diversi ambiti: dalla politica agli operatori dello spettacolo, passando per gli stessi musicisti. Pur con qualche distinguo, insomma, l’idea di trovare un erede al Kubo di via Gobetti è caldeggiata dalla città. Il primo appoggio di peso al progetto ex Anas arriva dall’assessore comunale alla cultura Patrizia Trincanato. «Chiaro che non ci troviamo di fronte alla bacchetta magica che risolve tutti i problemi giovanili, ma trovare un posto con queste caratteristiche è una precisa volontà della giunta in questa legislatura e credo sia ora di farne una realtà. Certo, ci vogliono dei passaggi tecnici delicati da portare avanti, ma l’idea dei ragazzi è valida, senza eccessive pretese e culturalmente appetibile. La zona ex Anas, oltretutto, mi sembra azzeccata: posso affermare che stiamo seguendo molto da vicino quest’opportunità». Una filosofia appoggiata anche da Claudio Andolfo, direttore dell’Ufficio giovani provinciale. «Non conosco nel dettaglio il percorso di questa proposta ma confermo che l’orizzonte verso cui muoversi per aiutare i giovani a trovare sbocchi è quello di offrire alternative. Noi abbiamo una costellazione di centri giovanili che sta funzionando molto bene, anche perchè segue un’impalcatura di differenziazione dell’offerta per età, allargando lo spettro recettivo. Lo stesso “Pippo”, oltretutto, viene gestito con una cooperazione tra un’associazione italiana, l’Arciragazzi, e una tedesca, il Papperlapapp, con ottimi risultati». Pollice alto, pur con qualche specifica, anche da chi gli eventi culturali e spettacolistici li segue nelle vesti di deus ex machina, come Vanja Zappetti, recente organizzatore del progetto “Estate..al centro” e Luca Sticcotti, anima del centro Pace. «Uno spazio simile - sostiene Zappetti - va trovato in città, quindi davanti a questa possibilità non posso che dare un giudizio positivo. L’unico appunto possibile è a livello di ubicazione: la scomodità di avere l’autostrada sopra, infatti, implica lavori consistenti di insonorizzazione. Lo spazio, oltretutto, mi sembra un poco sovradimensionato rispetto alle necessità. Vedrei bene una partenza a piccoli passi, aprendo prima solo un settore per poi allargarsi gradualmente». «Con tutti i capannoni dismessi in Zona - riprende Sticcotti - forse è un poco riduttivo finire lì, ma sicuramente se questo può servire a creare un’alternativa ben venga. Se pensiamo che Laives, con il “Black Box”, fruisce già di un’offerta simile è paradossale che il capoluogo non la abbia. Sui giovani, però, il discorso è delicato perchè bisogna trovare il modo di intercettare anche il pubblico più incontrollabile che finora non ha espresso particolare attrazione per i centri giovanili. Fornire più offerte è logicamente una buona strada, ma sarà necessario essere anche incisivi». Chiude la rassegna Marco Stagni, uno dei migliori bassisti sulla scena bolzanina e protagonista su molti palchi d’Europa. «Perchè possa funzionare veramente, però, il progetto non deve fossilizzarsi solo sul concetto di giovanile perchè l’offerta di quel tipo in città è già tanta. Va trovata una via di mezzo tra il Palaonda e il Pippo, per intenderci, e che possa costituire uno sbocco, per esempio, anche per il teatro. Il modello perfetto, comunque, esiste ed è il “Treibhaus” di Innsbruck. Lì il programma spazia dal rock al jazz d’avanguardia, ma non mancano le opportunità per le giovani band emergenti. A Bolzano, tutto questo, ancora manca e l’occasione è buona». LA CASA CANTONIERA Magazzini ormai abbandonati BOLZANO. L’edificio ex Anas di Oltrisarco si trova ufficialmente in viale Trento, ma tecnicamente è letteralmente incastrato sotto il passante dell’autostrada. Di fatto, oggi, si tratta di un magazzino abbandonato dove, poco più di un anno fa, gli agenti della squadra volante trovarono quattro tunisini alla ricerca di un tetto di fortuna. Il tempo, insomma, sembra essersi fermato per questo edificio che troverebbe un riscatto nell’idea di un gruppo di ragazzi, italiani e tedeschi, di farne un centro culturale importante con tanto di skatepark. A frenare, però, sono la burocrazia e i suoi tempi visto che la struttura deve passare dall’Anas alla Provincia che, a sua volta, dovrebbe girarla al Comune. © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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