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venerdì 13 agosto 2010

Virgolo abbandonato avanza il degrado tra ruderi e immondizia


Alto Adige — 12 agosto 2010 pagina 15 sezione: CRONACA

BOLZANO. Tra Thun e progetti ambientalisti, per ora, l’unica cosa certa sul Virgolo è lo stato di degrado e abbandono. Nei giorni di discussione circa la “collina delle fiabe” basta concedersi una scampagnata veloce per trovare la conferma alle lamentele dei tanti bolzanini che chiedono solamente la restituzione di uno spazio pubblico. Partendo da Piè di Virgolo si comincia ad inerpicarsi lungo una stradina larga quanto una cabriolet costellata da buche sconnessioni dell’asfalto. Dinnanzi alla piccola chiesa di San Vigilio, tra le sterpaglie, compare qualche siringa usata. Le mura dell’edificio, capaci di resistere all’assalto di Mainardo II nel 1292, non si sottraggono all’attacco dei moderni spray e alle loro scritte. Riprendendo la salita si giunge alla zona del fu “Tennis Club”, oggi recintata. Dove una volta palleggiava la pallina, però, oggi crescono le erbacce, taluna anche rigogliosa. Un ramo, probabilmente colpito da un fulmine, ha letteralmente spezzato il lampione dell’illuminazione. Scendendo le scalette che portano alla piscina, sbarrate a loro volta da un tronco piegato, si passa per quello che era una piccola casetta da ristoro. Nel mezzo sedie rotte, tavoli spezzati e un evidente stato di abbandono prima della desolante piscina. La vasca, vuota, è ormai un recipiente di immondizie e dentro si scorgono cocci di vetro di bottiglie di vino, vasi e cartacce. Nell’incuria generale si staglia, beffardo, il vecchio cartello che indicava la temperatura dell’acqua e che recita “H20, 23º”. Alle spalle dell’impianto campeggia il rudere dell’albergo “Belvedere”, costruito nel 1898 con delle bellezze architettoniche che avevano portato, purtroppo inascoltato, il comitato “Il nostro Virgolo” a chiederne una maggiore tutela con vincolo storico e artistico. Leo Andergassen, l’allora soprintendente provinciale ai beni culturali, aveva garantito che la tutela degli insiemi avrebbe permesso ugualmente al “Bellavista” di mantenere inalterato il suo aspetto: allo stato attuale suona come una promessa stridente con la realtà. © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

1 commento:

  1. Il degrado del Virgolo è il degrado degli imprenditori e delle istituzioni
    http://5stellebolzano.wordpress.com/2010/08/12/il-degrado-del-virgolo-e-il-degrado-degli-imprenditori-e-delle-istituzioni/

    “ Sul Virgolo cresce il degrado” scrive A. Conti sull’ AA del 12.08.2010 e continua “Tra Thun e progetti ambientalisti, per ora, l’unica cosa certa sul Virgolo è lo stato di degrado e abbandono “.

    Ma Thun e ambientalisti non c’entrano nulla con il degrado, a meno che non si voglia pensare che lo stesso degrado sia un incentivo alla cementificazione e alla riproposizione del progetto Thun.

    Certo fa pensare che fino a qualche tempo fa il Virgolo fosse un posto tranquillo, frequentato ogni settimana da diversi cittadini e solo con l’uscita del progetto Thun i proprietari abbiano deciso di farne un luogo di degrado ad ogni uso e consumo.

    Non di degrado della natura si tratta, che dall’ abbandono dell’ uomo si arricchisce e non si degrada, ma degli edifici e delle infrastrutture. E allora quando si parla di abbandono bisognerebbe anche fare nomi e cognomi dei responsabili.

    A chi appartengono gli edifici e le infrastrutture? A privati ( BBG srl delle imprese di costruzione Wipptaler Bau, Calligione, Repetto, Oberosler, Hobag, Della Vedova) e al Comune.

    Il Virgolo era un posto dove andare a fare una scampagnata, la piscina e i campi da tennis ben curati e anche gli spazi limitrofi. (Gestiti da un circolo privato).

    Chi ha scelto l’ abbandono? La società che possiede i terreni revocando il contratto d’ affitto alla cooperativa Tennis club Virgolo.

    Così come succede frequentemente in città ( un esempio l’ edificio in via Torino, vicino alla Cassa di Risparmio) il privato (costruttore) può creare degrado e abbandono e restare impunito. Il Comune non fa nulla.

    Certo nulla c’entrano gli ambientalisti, che anzi hanno sempre fin dall’inizio sostenuto l’idea di un Virgolo per e dei cittadini, un Virgolo bello, fruibile, rispettato nella sua anima, senza mai avversare lavori di ristrutturazione delle infrastrutture di servizio per gli abitanti e una sistemazione minima per renderlo di nuovo raggiungibile.

    Invito quindi i privati e l’amministrazione pubblica a darsi da fare per riportare il Virgolo ad una situazione di decenza almeno quanto lo era prima che spuntasse l’ affare Thun.

    Personalmente sono disposto, insieme a molti altri cittadini, a contribuire volontariamente alla rimessa in ordine del Virgolo, lo farei con il cuore e con passione. Si può discuterne?

    Magari basterebbe ripristinare l’area del Circolo tennis fruibile dai cittadini come luogo di svago e a scopo didattico l’ intera area che ha grande valore naturalistico.

    Si può fare?

    Oppure il degrado è una commedia creata ad arte al fine di un’ altro definitivo degrado che è quello di una colata di cemento sul nostro Virgolo?

    Claudio Vedovelli

    Lista civica 5 stelle

    13.8.10

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